Per le pensioni anticipate con la Quota 102, ecco perché molti lavoratori saranno tagliati fuori per un soffio. Dato che nel passaggio dal 2021 al 2022 sarà introdotto uno scalino. Che è pari a 2 anni. Per quel che riguarda il requisito anagrafico di uscita anticipata dal lavoro con il sistema delle quote.

Nel dettaglio, dal prossimo anno le pensioni anticipate con la Quota 102 saranno inaccessibili per tutti i lavoratori con un’età inferiore ai 64 anni. Anche se magari hanno maturato, già nel 2021, 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.

Che corrispondono al requisito richiesto per la Quota 100 con 62 anni di età. Così come è riportato in questo articolo. Ma, come noto, la Quota 100 andrà a scadenza il prossimo 31 dicembre del 2021. Senza speranze di proroga.

Le pensioni anticipate con la Quota 102, ecco perché molti lavoratori saranno tagliati fuori per un soffio

Le pensioni anticipate con la Quota 102, quindi, saranno accessibili ad una cerchia ristretta di lavoratori. Rispetto alla platea potenziale di chi avrebbe potuto sfruttare lo scivolo della Quota 100 in caso di proroga.

Non a caso, le pensioni anticipate con Quota 102 piacciono poco o nulla ai Sindacati. I quali hanno più volte caldeggiato misure di uscita dal lavoro flessibili. Rispetto invece al meccanismo di uscita con il sistema delle quote che non solo è molto rigido. Ma non tiene conto nemmeno dell’indice di gravosità di un lavoro rispetto ad un altro. Inoltre, la durata di Quota 102 sarà pari a soli 12 mesi. Ovverosia, solo per tutto il 2022.

Quali opzioni di uscita dal lavoro ci sono dal 2022 per chi ha meno di 64 anni di età

Ed allora, senza accesso alle pensioni anticipate con la Quota 102 nel 2022, quali altre opzioni ci sono dal prossimo anno per l’uscita dal lavoro? Ovverosia, prima della maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia? Al riguardo, anche se bisogna rispettare i corrispondenti requisiti di accesso, c’è da ricordare che c’è l’Ape Sociale con l’uscita a 63 anni.

Nonché l’Opzione Donna per le lavoratrici dipendenti e autonome con 58-59 anni. E con 35 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.