La legge di Bilancio non è ancora diventata definitiva e come tale, bisogna attendere che entri in vigore. L’iter parlamentare della manovra è ancora in corso e tutti i provvedimenti, anche se largamente discussi e anche se sembrano certi, non sono ancora in vigore. Molti lettori ci chiedono delle finestre di decorrenza delle prestazioni. Perché il Governo pare abbia deciso di mettere mano a questo meccanismo aumentando l’attesa dei lavoratori per andare in pensione. Ma questo non vale per tutte le misure pensionistiche.

Ecco una attenta analisi sulla pensione 2024 con nuove finestre di attesa, ma solo per qualcuno.

“Salve, sono un lavoratore dipendente che a febbraio 2024 dovrebbe lasciare il lavoro perché arriva a 42 anni e 10 mesi di contributi. Ho 64 anni di età e volevo capire quando prenderò il primo rateo di pensione. In altri termini vi chiedo di spiegarmi che finestra devo aspettare per poter andare in pensione, anche perché c’è da dare le dimissioni e forse il preavviso al mio datore di lavoro. Credo che il tempo di attesa sia stato aumentato dal governo ma chiedo conferma a voi. Grazie mille per la vostra disponibilità e vi saluto distintamente.”

Pensioni 2024 con nuove finestre di attesa, ma non per tutte le misure, ecco cosa cambia

Le finestre in materia pensionistica non sono altro che le date di accredito del primo rateo mensile di pensione che un neo pensionato andrà a percepire. Alcune misure infatti prevedono un determinato numero di mesi di attesa per chi arriva ai requisiti per la pensione, prima di prendere la prima mensilità dall’INPS. Non tutte le misure hanno questo fardello. Per esempio, la pensione di vecchiaia ordinaria si prende dal primo giorno del mese successivo a quello del raggiungimento dei 67 anni di età e dei 20 anni di contributi.

La pensione anticipata ordinaria, funzionava esattamente così.

Dal 2023 però la prestazione può essere percepita per la prima volta, decorsi 3 mesi dalla data di completamento dei 42 anni e 10 mesi di contributi versati. E nel 2024 sarà esattamente così. Il nostro lettore non deve aspettare niente dalla legge di Bilancio, perché le finestre per la pensione anticipata restano queste. Pertanto, a partire dalla data di completamento del requisito contributivo utile alla quiescenza anticipata, il lettore prenderà la prima pensione della sua nuova vita post lavoro.

Il governo cambia le finestre per la pensione con la quota 103

La manovra ha toccato l’argomento finestre solo per la quota 103. Infatti la misura che il Governo in manovra vuole prorogare per tutto il 2024 (scadeva il 31 dicembre 2023, ndr), cambia le sue finestre canoniche. Fin dalla quota 100 nel triennio 2019-2021, e poi con la quota 102 nel 2022, la pensione per quotisti ha avuto una finestra di 3 mesi per i lavoratori del settore privato e di 6 mesi per i dipendenti del pubblico impiego (tranne nella scuola, dove la pensione scatta in base all’anno scolastico e non all’anno solare).

Anche la quota 103 quest’anno ha seguito questa linea. Pertanto, 3 mesi di attesa per i privati e 6 mesi per i dipendenti pubblici. ma nel 2024 si cambia. Questo ciò che il nostro lettore ha sentito dire ma che come detto, non gli riguarda. Infatti per la quota 103 la finestra di attesa 2024 sarà di 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i lavoratori pubblici. Va ricordato che per le pensioni anticipate, durante i 3 mesi di finestra gli interessati possono anche lavorare. Maturando una pensione su 43 anni e un mese e non su 42 anni e 10 mesi.

Altre misure con finestre lunghe di attesa

Anche Opzione donna è una misura che ha il meccanismo a finestra. E si tratta di un meccanismo abbastanza pesante per questa misura. Infatti la finestra di attesa è di 12 mesi.

La stessa della pensione con invalidità pensionabile che per le donne si centra a 56 anni e per gli uomini a 61 anni. Alla luce di questa finestra di 12 mesi gli interessati possono considerarsi davvero pensionati a partire dai 62 anni per gli uomini e 57 per le donne.