Per andare in pensione con Opzione Donna e Quota 102 nella scuola bisogna presentare domanda al Ministero entro il 28 febbraio 2022. Docenti e personale Ata che intendono andare in pensione anticipata devono chiedere anzitempo la cessazione dal servizio.

Il personale che matura i requisiti per Opzione Donna, Quota 102 quest’anno deve quindi presentare istanza di cessazione con decorrenza 1 settembre 2022.

Domanda di pensione anticipata nella scuola

Il Miur – spiega in una nota – che le istanze dei lavoratori dipendenti del comparto scuola possono essere presentate per via telematica entro il 28 febbraio 2022.

Le stesse produrranno effetto retroattivo dall’inizio dell’anno scolastico o accademico, cioè dal 1° settembre o dal 1° novembre 2022.

I lavoratori che intendono fruire della pensione anticipata con Opzione Donna, Quota 102 o Ape Sociale, devono essere certi di maturare i requisiti entro l’anno in corso. Allo scopo l’Inps fornirà le opportune certificazioni a conferma dei requisiti richiesti.

In particolare per quanto riguarda Opzione Donna i cui requisiti contributivi (almeno 35 anni) devono essere pieni. Cioè, nel conteggio sono esclusi i periodi di malattia e disoccupazione i cui contributi figurativi non concorrono al raggiungimento dei 35 anni.

Quota 102 e Ape Sociale

A parte Opzione Donna, il personale scolastico può andare in pensione anche con Quota 102 e Ape Sociale. La prima opzione sostituisce per quest’anno Quota 100 e prevede il pensionamento a 64 anni di età con 38 di contributi versati.

Fra le varie possibilità di pensione anticipata c’è anche Ape Sociale. Da quest’anno la legge di bilancio ha riconosciuto anche ai docenti della scuola primaria l’accesso in quanto attività gravose. Quindi, tali figure potranno andare in pensione nel 2022 al compimento dei 63 anni con almeno 36

Ape Sociale è fruibile, inoltre, per il personale scolastico che assiste da almeno 6 mesi il coniuge o parente convivente con handicap grave (legge n. 104/1992) o che sia affetto da una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.

In tal caso è richiesta un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.