Chi ha svolto lavori usuranti avrà diritto alla quota 97,6 anche nel 2019. Peraltro questa forma di pensione anticipata non è interessata all’adeguamento secondo le aspettative di vita quindi i requisiti anagrafici per la quota 97,6 nel 2019 restano immutati rispetto a quest’anno.

Chiariamo in primis quali sono i lavori usuranti ai fini della pensione anticipata: il riferimento legislativo è al D.lgs. 67/2011, nel quale viene proposto un elenco di mansioni particolarmente faticose e pesanti tali da richiedere un trattamento agevolato per la pensione.

Più in particolare, in ottica pensionistica, sono attività usuranti:

• lavori in galleria, cava o miniera;
• lavori in cassoni ad aria compressa;
• lavori svolti dai palombari;
• lavori ad alte temperature;
• lavoratori del vetro cavo;
• lavori espletati in spazi ristretti;
• lavori di esportazione amianto.

A questa lista si aggiungono i lavori su turni notturni per almeno 78 notti l’anno. Sono lavoratori notturni anche coloro che prestano attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra mezzanotte e le cinque, ma nell’intero anno lavorativo considerato.

Sono trattati alla stregua di lavoratori usuranti anche i conducenti di mezzi pesanti o veicoli a nove posti.

Infine sono considerate usuranti le cd attività “linea catena”, ossia quelle che richiedono ai lavoratori l’impiego in un processo produttivo in serie, con ritmo scandito da misurazione di tempi, sequenze di postazioni, ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su componenti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall’organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, fatta eccezione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo di qualità.
Sul fronte previdenziale si discute in merito alla imminente quota 100 che, ricordiamo, prevede un’età di 62 anni minima e un montante contributivo non inferiore a 38 anni per l’accesso alla pensione anticipata.

Parallelamente però per alcune categorie di lavoratori sopra elencate resta la quota 97,6 a 61 anni di età e con almeno 36 mesi di contributi.

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