La domanda di pensionamento è molto più difficile di quanto si possa pensare. La prima cosa da fare è esaminare i requisiti e preparare la documentazione idonea alla presentazione della domanda. Il più delle volte tutto finisce qui, ma per molti lavoratori, in special modo i lavoratori gravosi, è diventata un’odissea. L’Inps respinge le pratiche di pensionamento senza chiarire i motivi. Analizziamo quali potrebbero essere le motivazioni rispondendo ad un quesito di un nostro lettore.

Domanda di pensionamento con Quota 41 respinta

Gentile Signora, Il 09/02/2019 tramite un patronato Acli, essendo un lavoratore precoce e gravoso, ho fatto richiesta in via telematica per verificare e poter accedere alla pensione anticipata con 41 di contributi, ho iniziato a lavorare all’età di 15 anni nel 1973, il 16/05/2019 l’Inps mi ha comunicato il respingimento della domanda. Cosa può essere avvenuto? Grazie anticipatamente, Cordiali saluti.

Pensione Quota 41: lavoro gravoso

I motivi di esclusione possono essere tanti.

La certificazione per il lavoro gravoso è stata una delle criticità di adesione a questa misura. Il più delle volte la categoria Istat attribuita al lavoratore non coincideva a quella effettivamente svolta che da diritto alla tutela del lavoro gravoso previsto nella quota 41.

Per maggiori chiarimenti consigliamo di leggere: Pensione Quota 41, il codice Istat non rientra, ma la mansione si, cosa fare?

Un altro motivo di respingimento può essere dovuto alla mancanza di qualche allegato richiesto. Alcuni lettori hanno lamentato che l’Inps invia richiesta al patronato di integrare la pratica, ma il patronato oberato dal lavoro, non ha ottempera alla richiesta.

I fattori sono tanti, le consiglio di rivolgersi al patronato e farsi spiegare perché le è stata respinta la pratica. Se non ritiene esaustive le risposte si rivolga direttamente all’Inps.

Le ricordo che lei può fare ricorso al rifiuto della domanda di pensione, se ci sono ancora i termini. Diversamente dovrà presentare una nuova domanda.