“Per me non esistono fiori in grado di reggere il confronto con la varietà dei colori che assume Lisbona alla luce del sole“, affermava Fernando Pessoa.

Lisbona è una delle città più belle e ammirate al mondo. A partire dal clima, passando per il cibo e la cultura locale, fino ad arrivare ai paesaggi mozzafiato, sono davvero tanti i motivi per cui decidere di trascorrere una vacanza nella capitale del Portogallo.

In effetti, tutto il Portogallo è un Paese degno di nota, da dover visitare almeno una volta nella vita.

Dal così fascino particolare che, inoltre, in molti potrebbero addirittura decidere di mollare tutto e trasferirsi. Alla base di tale decisione non solo la bellezza di questo posto, ma anche il basso costo della vita e alcuni importanti vantaggi fiscali. Lo sanno bene i tanti pensionati che nel corso degli ultimi anni hanno appunto deciso di trasferirsi in Portogallo. Ma conviene davvero? Ecco come funziona.

Pensione in Portogallo 2024: conviene ancora?

Sono sempre più i pensionati italiani che decidono di trasferirsi in Portogallo per beneficiare di un regime fiscale agevolato. Entrando nei dettagli, a partire dal 2020 è stata introdotta un’aliquota fiscale sui trattamenti pensionistici dei residenti stranieri pari al 10% per un periodo di dieci anni. Una volta trascorso tale arco temporale, il pensionato può decidere di prendere la cittadinanza portoghese e assoggettare la propria pensione alla tassazione portoghese. In alternativa può continuare a tenere la la cittadinanza italiana e beneficiare del regime fiscale del nostro Paese, pur continuando a vivere Portogallo.

Sempre in tale ambito si ricorda che Portogallo e Italia hanno sottoscritto un accordo per la non doppia imposizione. In questo modo si intende evitare la doppia imposizione fiscale sui redditi percepiti dal persone e società con residenza in uno dei due Stati in questione. In particolare, stando alla convenzione, i redditi vengono tassati solamente nel Paese in cui vivono.

A titolo di esempio, pertanto, un pensionato italiano con residenza in Portogallo è soggetto alla tassazione dei trattamenti pensionistici in Portogallo.

Tuttavia, è bene specificare, non tutti i trattamenti trasferiti all’estero possono beneficiare dell’agevolazione fiscale. Fa eccezione, ad esempio, il caso in cui si tratti di redditi derivati da fonti collocate nell’altro paese, come quelli maturati alle dipendenze delle Pubblica Amministrazione. Ne consegue che possono beneficiare dell’aliquota agevolata solamente le pensioni private, come quelle presso Inps, Inpgi, Inarcassa, Enasarco, Cassa Forense, dei geometri e così via.

Come beneficiare della detassazione della pensione

Per beneficiare del regime agevolato bisogna innanzitutto trasferire la residenza fiscale e ottenere lo status di residente non abituale in Portogallo. A tal fine bisogna soddisfare determinati requisiti. Come, ad esempio, dimostrare di essere stato in Portogallo per un periodo pari a oltre 183 giorni, consecutivi o meno, nell’arco di dodici mesi.

In caso di permanenza di durata inferiore a quella prevista è necessario aver affittato o comprato un immobile entro il 31 dicembre dell’anno preso in considerazione. Si deve inoltre non aver avuto residenza abituale nei cinque anni precedenti a quello in cui si chiede l’adesione al regime fiscale agevolato. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi ad un esperto del settore per ottenere maggiori informazioni in merito e sapere come beneficiare delle agevolazioni concesse dal Portogallo.