Buongiorno,
Le scrivo in quanto vorrei avere maggiori informazioni in merito alla rendita INPS denominata RITA, la mia situazione attuale è la seguente : circa 37 anni di contributi, sono del 1961, quindi 57 anni a giugno, invalidità al 50% appena riconfermata e non più rivedibile, ho diverse patologie che non mi lasciano molto tranquillo, non gravissime ma che disturbano il normale svolgersi della vita. Sono in dubbio se fare ricorso, non vorrei mai che mi tolgano tutto, anche se con il 50% non è che si vada lontano, nel senso che rientro nelle categorie protette ma la situazione
lavorativa non cambia : non si trova comunque nulla come dipendente.
Ricordo inoltre che sono ormai giunto alla fine della Naspi e non mi rimarrà che aprire una partita Iva per poter arrivare alla pensione.
Rimanendo in attesa di una sua gentile risposta porgo distinti saluti.

 

Premettendo sempre che l’accesso alla Rita è subordinato all’accumulo da parte del lavoratore in fondi di previdenza complementare (anche del TFR),  dal 1 gennaio 2018 alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata potranno accedere 2 tipologie di lavoratori:

  1. a) lavoratori che cessino l’attività lavorativa e maturino l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i 5 anni successivi, nonché abbiano maturato alla data di presentazione della domanda di accesso alla RITA un requisito contributivo complessivo di almeno 20 anni nei regimi obbligatori di appartenenza;
  2. b) lavoratori che risultino inoccupati per un periodo di tempo superiore a 24 mesi e che maturino l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime obbligatorio di appartenenza entro i 10 anni successivi. 

Conclusioni

Per quanto la riguarda, quindi, se ha un fondo previdenziale complementare, essendo disoccupato giunto alla fine della Naspi, se è inoccupato da almeno 24 mesi, mancandole 10 anni al raggiungimento dell’età per il requisito per la pensione di vecchiaia, a mio avviso potrebbe accedere alla Rita.

Il mio consiglio, quindi, è quello di rivolgersi ad un patronato, in attesa del decreto attuativo che permetta di accedere alla Rita.

Per dubbi e domande contattami: [email protected]

Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.