Buonasera e innanzitutto grazie per la Sua disponibilità.

Ho 53 anni, uomo, lavoro ininterrottamente come impiegato nel terziario azienda privata dal 1/1/85.
Per patologie ingravescenti deambulatorie il grado di invalidità civile mi è stato elevato nel marzo del 2006 al 100% (ex 67%).

Nel settembre 2014 ai sensi della lg 104 art 3 comma 3 mi attribuiscono lo stato di gravità (no accompagnamento).

Dal 2015  a seguito di richiesta l’Inps mi riconosce un assegno di inabilità. Vorrei sapere in funzione dei 34 anni di contributi più i 2 anni di contributi figurativi ai sensi dell’invalidità civile, quando potrei andare in pensione considerando la già conclamata riduzione della capacita lavorativa? L’Inps aveva reietto la richiesta di pensione ma in subordine accolto l’assegno dopo decisione del giudice del lavoro e post ricorso avanzato da parte mia.

Grazie mille e buon anno
Vito

Vediamo, allora, quali sono le possibilità di accedere ad un qualsiasi tipo di pensionamento quanto prima con la sua condizione di invalidità, compatibilmente con la sua età e con i suoi contributi versati.

Pensione di vecchiaia anticipata

Per accedere a tale tipo di prestazione sono richiesti, oltre ad un ‘invalidità pari o superiore all’80%, almeno 20 anni di contributi (che lei possiede) e per gli uomini 60 anni e 7 mesi di età (soggetti ad adeguamento alla speranza di vita). Le mancherebbero, quindi, oltre 7 anni per poter accedere a questo tipo di pensione.

Inoltre, contrariamente da quanto avviene per l’assegno ordinario di invalidità, la pensione di inabilità non si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia, per la quale occorre aver maturato gli specifici requisiti e presentato apposita domanda. Tuttavia, nell’ipotesi di trasformazione non possono essere considerati come contributi figurativi i periodi di godimento della pensione di inabilità. Si ricorda, inoltre, che la pensione di inabilità, qualora ne ricorrano le condizioni, può essere oggetto di integrazione al trattamento minimo e già al compimento del 60° anno di età del cosiddetto incremento al milione, raggiungendo così un importo pari a 638 euro (valore valido per il 2017).

Per dubbi e domande contattami: [email protected]