L’emergenza Coronavirus potrebbe avere impatto anche sulla riforma per la pensione anticipata. Sfuma la Quota 41 per tutti? Secondo gli ultimi rumors il governo potrebbe decidere di dare priorità alle domande di pensione anticipata da parte dei lavoratori con il requisito dell’età anagrafica alto. Ma andiamo con ordine.

Emergenza Coronavirus sulle pensioni: sfuma la Quota 41 per tutti?

Indubbiamente oggi gli sforzi politici più imminenti sono tutti concentrati sull’emergenza coronavirus. Ciò non frena il dibattito su altre questioni di rilievo, tra queste la riforma pensioni.

Il punto cruciale oggi è capire quale direzione prenderà il governo su questo fronte dopo l’emergenza coronavirus che ha messo in quarantena anche la riforma pensioni.

Una delle teorie che tiene banco in questo ultimo periodo è che il coronavirus determini uno spostamento della priorità nel pensionamento in base all’età più che ai contributi versati. Sfuma dunque la quota 41 per tutti? 

Statisticamente le vittime gravi del coronavirus sono soprattutto gli over 65. La pandemia ci ha aperto gli occhi sull’importanza di tenere a casa il più possibile gli anziani, per tutelare la loro salute e quella dell’intera comunità. Questo potrebbe essere più impellente rispetto alla pensione di chi, pur avendo versato molti contributi, non ha ancora l’età per la pensione? In altre parole l’emergenza sanitaria ci insegna che è più opportuno che a lavorare vada un 60enne, indipendentemente dal fatto che ha versato più contributi, rispetto al collega che di anni ne ha 65?

In questo scenario spunta anche l’idea di rispolverare il ddl 857 proposto da Cesare Damiano basato sull’uscita flessibile con penalizzazione ridotta al 2% per ogni anno di anticipo.

Si guarda anche a quello che succederà dopo la sperimentazione della Quota 100. Quali criteri per andare in pensione nel 2022? Insomma le questioni che aspettano sul tavolo del governo con i sindacati dopo l’emergenza coronavirus sono molte.