Anticipare la pensione quando si svolge un lavoro usurante e gravoso, è possibile ma non sempre si rientra nei requisiti richiesti. Analizziamo alcuni quesiti rispolverando la normativa e i vari dubbi ancora da chiarire dall’Ente pensionistico.

Pensione anticipata e lavoro gravoso/usurante

Salve, sono una stiratrice…lavoro con ferro da stiro e anche al topper…40 ore settimanali, ho le spalle distrutte dal topper e ferro, il vapore mi fa tanto male alle mani, il mio lavoro è usurante? Ho 62 anni e 33 anni di contributi. Grazie Cordiali saluti.

Anche se il lavoro che si svolge è per noi faticoso e pesante, la normativa ha predisposto solo alcune categorie di “lavoro gravoso” e “lavoro usurante”, le quali potranno accedere ai benefici di pensione anticipata Quota 41, pensione anticipata lavoratori usuranti o Ape Sociale prorogata per il 2019.

 La sua categoria lavorativa non è contemplata, quindi lei non può accedere alla pensione anticipata secondo questa tutela.

Pensione Quota 41 e i tre mesi di finestra

Salve, sono un lavoratore dipendente appartenente alla categoria gravosi, macchinista ferrovia autoferrotranviere. Assunto il 08 ottobre del 1979. Quando devo uscire di scena dal mondo del lavoro. Grazie.

I lavoratori che svolgono un lavoro gravoso e usurante che hanno maturato almeno un anno di contributi prima del 19° anno di età e un requisito contributivo di 41 anni, possono accedere alla pensione anticipata per i lavoratori precoci. La domanda va fatta dal 1° marzo e non oltre il 30 novembre dello stesso anno. Allegata alla domanda dovrà presentare la certificazione compilata e firmata dal datore di lavoro che attesta la categoria lavorativa usurante o gravosa. Questa tipologia di lavoratori non dovranno attendere i tre mesi dalla maturazione dei requisiti richiesti. Su questo punto c’è un pò di confusione, si spera che l’Inps chiarisca a breve anche quest’aspetto.

Pensione anticipata con lo stop della legge Fornero, da 5 mesi sono passati 3

Lavoratore autonomo e precoce

Buongiorno, mio marito nato nel 1969 ha iniziato a lavorare nel 1984 all’ età di 14 anni in un impresa edile e nel 1990 è entrato come collaboratore dell’ impresa edile del padre fino al 2011. Nello stesso anno, 2011, è diventato collaboratore familiare dell’ impresa di commercio a mio nome. Volevo capire se verrà considerato la metà della vita lavorativa (da autonomo) come lavoro gravoso? Fra quanti anni potrà andare in pensione? Considerando che a oggi ha già 35 anni di contributi. Grazie.

Per la domanda di pensionamento si tiene conto dell’ultimo cassa previdenziale a cui il lavoratore è iscritto, in questo caso si considera il lavoro autonomo.

Per la certificazione del lavoro gravoso, necessita che la mansione sia stata svolta in 7 anni negli ultimi 10 anni. Suo marito dovrà maturare il requisito richiesto di 41 anni di contributi e potrà accedere alla pensione anticipata Quota 41 destinati ai lavoratori precoci. Dovrà comunque fare il cumulo contributivo per far confluire i contributi in un’unica cassa previdenziale.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”