Gentilissima,

avrei immenso piacere che mi rispondesse al mio quesito. Sono un lavoratore di 57 anni e 37 di contribuzione. Gli ultimi 30 anni li ho lavorati (dei 37 ) e ancora tuttora li lavoro in un’azienda leader alimentare, reparto logistica come magazziniere addetto con carrelli elevatori a carico scarico camion e soprattutto allo stoccaggio delle merci all’interno di celle frigorifere con temperature fisse che oscillano tra 1 e 2 gradi. Mi sono documentato, con la nuova riforma legge recentissima, e ho potuto notare come la mia mansione, nonostante i pericoli, sbalzi di temperatura che d’estate si arriva a passare dai 1 o 2 gradi della cella ai 15/16 gradi del magazzino carico ai 30 gradi esterni, nonostante artrosi, cervicali, dolori reumatici in quanto il corpo ormai con gli anni assuefatto dal freddo, la nostra mansione, non penso per dimenticanza,  non e’ stata inserita tra i lavori usuranti o gravosi.

(temperature alte si……temperature basse no ). Come e’ possibile ? Eppure un decreto legge del 2012 lo citava tra i lavori usuranti quelli pari o inferiori a 5 gradi . Conseguentemente a ciò ,  quando potrò  lasciare il posto di lavoro visti anche i problemi di salute legati all’attivita’ che svolgo ?   Cordiali saluti.

 

Come lei stesso fa notare la sua mansione non rientra nei lavori usuranti anche se si tratta di un lavoro che usurante lo è a tutti gli effetti.

Lavorare in una cella frigorifera non rientra, come lei ha già constata nè nei lavori usuranti nè nelle mansioni gravose, ma la mansione di magazziniere addetto a carico e scarico merci da camion con carrelli elevatori e lo stoccaggio delle merci potrebbero rientrare nelle mansioni gravose.

Tra le 15 mansioni gravose, infatti, troviamo la mansione di “addetti spostamento merci e/o facchini”.

Dovrebbe, quindi vedere, nel suo contratto di lavoro, se risulta tale mansione per poter rientrare nelle mansioni gravose o far controllare il suo contratto ad un patronato.

Se dovesse rientrare nella mansioni gravose potrebbe accedere, in caso di proroga negli anni successivi, all’Ape sociale, ma cosa ancora più importante non sarebbe soggetto agli aumenti dell’età pensionabile legati all’aspettativa di vita Istat potendo accedere alla pensione anticipata a 42 anni e 10 mesi tra 5 anni e 10 mesi.

Per dubbi e domande contattami: [email protected]

Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.