Si chiama pensione anticipata contributiva ed è una misura strutturale del sistema, che l’INPS spiega sul suo portale istituzionale nella stessa pagina delle pensioni anticipate ordinarie. Infatti la misura rientra proprio nel novero delle misure di pensionamento anticipato ma riguarda solo una determinata platea di beneficiari. Si tratta di una misura che è destinata a soggetti privi di versamenti nel regime retributivo. Nel 2024 la misura cambierà pelle. Infatti il Governo ha deciso di cambiare alcuni requisiti e di differenziare la platea dei potenziali beneficiari.

“Buongiorno, sono Pamela, lavoratrici dipendente che ha iniziato a versare contributi nel 2000. Ho raggiunto 23 anni di contributi e nel 2024 arrivando a 64 anni di età volevo provare la strada della pensione anticipata contributiva. Come voi avete spiegato in un vostro precedente articolo, nel 2024 cambiano alcuni requisiti. Mi spiegate cosa cambia e cosa devo fare per verificare il mio diritto a questa pensione?

Pensione a 64 anni, ecco come andarci nel 2024 con 20 anni di contributi e con che importi

Pensione anticipata contributiva, la misura si chiama così perché effettivamente si rivolge ad una platea di soggetti che hanno il primo accredito di contributi, a qualsiasi titolo versati, dopo il 31 dicembre 1995. Per loro il sistema offre questa prestazione che si prende rispettando le seguenti condizioni:

  • primo versamento dal 1° gennaio 1996 in poi;
  • almeno 64 anni di età;
  • almeno 20 anni di contributi versati;
  • trattamento alla data di liquidazione non più basso di 2,8 volte l’assegno sociale.

Prendendo a riferimento l’anno in corso, quindi il 2023, possiamo dire che la pensione anticipata contributiva può essere liquidata ad un richiedente se l’importo è pari o superiore a 1.409,156 euro al mese. Perché per l’anno 2023 l’assegno sociale è pari a 503,27 euro al mese.

Assegno sociale, come cambia la prestazione nel 2024

Per andare in pensione con l’anticipata contributiva il riferimento è all’assegno sociale. E parliamo dell’assegno sociale valido nell’anno in cui un lavoratore chiede l’accesso alla pensione anticipata contributiva.

Dal momento che la principale prestazione assistenziale erogata dall’INPS, che appunto è l’ex pensione sociale, si adegua al tasso di inflazione a cadenza annuale, nel 2024 l’importo di questo trattamento dovrebbe salire. Anche se in calo, l’inflazione produrrà, secondo le stime attuali che però devono essere ancora confermate, un incremento del 5,4% dell’assegno sociale.

Se la strada sarà questa, significa che per il 2024 l’assegno sociale da 503,27 euro al mese salirà inevitabilmente a 530,45 euro al mese circa. Quindi, si passa da un assegno minimo di 1.409,156 euro al mese per l’accesso alla pensione anticipata contributiva, ad un trattamento non inferiore a 1.485,26 euro. Ma non sarà questa la cifra minima da centrare per poter sfruttare la pensione a 64 anni di età con 20 anni di contributi.

A questo evidente inasprimento se ne aggiunge un altro. Il Governo ha deciso di portare a 3 volte l’assegno sociale il minimo da raggiungere per questa misura.

Le novità 2024, ecco come cambia la misura

La novità fa parte di quelle inserite nella legge di Bilancio 2024. In parole povere, la pensione anticipata contributiva, con 64 anni di età e 20 anni di versamenti previdenziali, non sarà concessa ad un lavoratore che non arriva a prendere una pensione pari almeno a 1.951,35 euro al mese. Ma le novità non finiscono qui.

Infatti, sempre in relazione alla pensione anticipata contributiva, e sempre in base a ciò che hanno deciso i legislatori, dal 2024 entra in scena anche il collegamento della misura ai figli avuti. La nostra lettrice non ci dice quanti figli ha. Perché se ne ha avuti diversi, potrebbe godere di una agevolazione riguardo alla soglia minima di pensione da completare.

Quindi la pensione anticipata contributiva per essere liquidata deve essere di importo pari a:

  • 1.591,35 euro al mese (3 volte l’assegno sociale) per tutti gli uomini e per le donne senza figli avuti;
  • 1.485,26 euro al mese (2,8 volte l’assegno sociale) per le donne che nella loro vita hanno avuto un solo figlio;
  • 1.379,17 euro al mese (2,6 volte l’assegno sociale) per le donne che nella loro vita hanno avuto almeno 2 figli.