Mancate proroghe, cancellazioni, restrizioni nella Legge di Bilancio: il risultato sul fronte pensioni anticipate è l’innalzamento dell’età. Diventa impossibile andare in pensione prima dei 63 anni di età. Non ci sono altre scappatoie prima dei 67 anni. Le modifiche alle singole misure previste fino a dicembre (Quota 103, Ape Social e Opzione Donna) hanno portato allo stesso risultato: 63 anni. La differenza, dunque, sta solo nei contributi sostanzialmente.

Per chi versa i contributi da giovane non cambia nulla

La pensione di vecchiaia resta a 67 anni.

Anzi, con l’abolizione del terzo requisito (quello relativo all’importo minimo) si evita il rischio di vederla slittare dopo i 70 anni o anche oltre.

Invariati anche i requisiti Fornero per la pensione anticipata.

Chi ha iniziato a lavorare giovane e non ha buchi contributivi, non vedrà slittare l’uscita. Con 41 anni di contributi (e 63 di età) accede alla nuova Quota 104. Indipendentemente dall’età, invece, ne servono 42 e 10 mesi (un anno in meno per le donne). Oggi però è difficile trovarsi in questa situazione. Ecco perché molte persone sperano in sconti sui contributi ferma restano l’età per la pensione a 63 anni.

Come andare in pensione a 63 anni con gli sconti sui contributi

Qualche alternativa per andare in pensione con meno contributi resta salva. Tuttavia, ribadiamo, tutte ormai hanno in comune il requisito anagrafico dei 63 anni. E su questo non si scappa.

Volendo riassumere le combinazioni possibili per andare in pensione a 63 anni nel 2024 saranno tre. La prima, come sopra accennato, è la nuova Quota 104 che però prevede 41 anni di contributi.

In pensione a 63 anni con Opzione Donna e Ape Social nel 2024

Le altre due sono le ormai note Opzione Donna e Ape Social riviste per il 2024 (e abbiamo già lasciato intendere che le modifiche sono in senso restrittivo purtroppo). Le due misure saranno inserite in realtà in un unico canale, che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribattezzato Nuovo Fondo.

Opzione Donna richiederà 35 anni di contributi. Restano purtroppo anche i tagli sul calcolo della pensione.

La nuova Ape Social apre le porte della pensione a 63 anni con 36 di contributi ma solamente ad alcune categorie, ossia caregiver, disoccupati, invalidi e chi presta mansioni gravose. In altre parole i requisiti soggettivi sono rimasti invariati però non basteranno più trenta anni di contributi.

Ricapitolando, dunque, per Opzione Donna è aumentata l’età mentre restano uguali requisito contributivo e taglio sull’assegno. Per l’ex Ape Social (riservata a pochi) l’età resta 63 anni ma salgono drasticamente i requisiti.

Le donne potrebbero trovarsi nella situazione di scegliere una delle due misure, gli uomini hanno solo l’alternativa Ape Social per andare in pensione a 63 anni con meno di 41 anni di contributi (e solamente i pochi che rientrano nelle categorie sopra elencate). Non è per tutti come si vociferava prima della Legge di Bilancio. Speranze disattese per molti vicino ai 63 anni e che probabilmente dovranno lavorare per altri 4 anni.

Riassumendo

  • L’età per la pensione di vecchiaia nel 2024 resta confermata a 67 anni;
  • Alla pensione a 63 anni si potrà accedere (se si rispettano gli altri requisiti contributivi o soggettivi) tramite Quota 104 o al nuovo fondo che ingloba Opzione Donna e Ape Social rivisitate;
  • Non ci sono alternative per andare in pensione prima dei 63 anni se non la pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi.