Andare in pensione a 67 anni si può con 20 anni di contributi. Ma quale differenza di importo c’è, invece, andarci sempre a 67 anni ma con 35 anni di contributi.

La pensione per molti sta diventando un miraggio. Per i più giovani che si stanno affacciando o che si sono da pochi anni affacciati nel mondo del lavoro, le speranze di avere una vecchiaia comoda sono ridotte al minimo.

Il sistema previdenziale italiano ha bisogno di una riforma strutturale che dia certezza sul futuro pensionistico.

Intanto, molti lavoratori stanno scegliendo la strada della previdenza complementare. Pagare oggi un fondo pensione “privato” per trovarsi un’integrazione alla pensione quando sarà.

In alcuni casi bastano anche 15 anni di contributi

La possibilità di pensione a 67 anni con 20 anni di contributi rappresenta oggi la strada per la pensione di vecchiaia ordinaria.

Bastano anche solo 15 anni per i beneficiari delle deroghe Amato (D. Lgs. n. 503 del 1992). Si tratta in particolare delle seguenti categorie di soggetti:

  • lavoratori dipendenti e autonomi che al 31 dicembre 1992 hanno maturato 15 anni di anzianità contributiva;
  • lavoratori dipendenti e autonomi ammessi alla prosecuzione volontaria della contribuzione in data anteriore al 31 dicembre 1992;
  • lavoratori dipendenti che possono far valere un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e risultano occupati per almeno 10 anni, anche non consecutivi, per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare.

Pensione a 67 anni, come cambia tra 20 a 35 anni di contributi

Andare in pensione con 67 anni e 20 anni di contributi è certamente diverso se andarci con la stessa età ma con 35 anni di anzianità contributiva. La principale differenza è, ovviamente, nell’importo di quello che sarà l’assegno mensile che si andrà a percepire.

Con 67 anni di età e 20 di contributi, la pensione sarà pari al 40% della retribuzione media degli ultimi anni. Considerando, ad esempio, una media retributiva di 30.000 euro l’anno, la pensione lorda sarà pari a circa 12.000 euro lordi l’anno.

Ad ogni modo, la pensione di vecchiaia in commento non può essere inferiore a 1,5 volte la pensione minima (c.d. assegno sociale).

Con pensione a 67 anni e 35 anni di contributi, invece, l’assegno mensile sale a circa 24.000 euro lordi annui, quindi, circa 1.800 euro lordi al mese.

Riassumendo…

  • la pensione a 67 anni e 20 anni di contributi è pari al 40% della retribuzione media degli ultimi anni
  • non può essere inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale
  • la pensione a 67 anni e 35 anni di contributi è pari a circa 24.000 euro lordi annui.