Le spese per i figli sono molte e di diversa natura. Per fortuna per i genitori esiste la possibilità di recupera parte dell’importo sotto forma di detrazioni per i figli a carico. Questa agevolazione è limitata ai lavoratori dipendenti o può essere estesa anche a quelli autonomi e a chi ha una partita IVA a regime agevolato?

Come si calcolano le detrazioni per le spese di figli a carico

L’importo delle detrazioni per carichi di famiglia varia in funzione del reddito complessivo del contribuente e della composizione del nucleo familiare.

Le aliquote per scaglioni di reddito si applicano al reddito complessivo, al netto degli oneri deducibili.

Regime agevolato partita IVA e detrazioni figli a carico

Per rispondere al dubbio con cui abbiamo aperto l’articolo, le detrazioni per le spese per figli a carico non spettano ai contribuenti con partita IVA nel regime forfetario. L’impedimento è dovuto al fatto che nel regime agevolato i ricavi o compensi sono assoggettati ad imposta sostitutiva e non concorrono alla formazione del reddito complessivo. Dal reddito imponibile determinato tramite applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi e compensi (individuato da codice ATECO diverso in base al tipo di attività) è possibile portare in deduzione e recuperare solamente i contributi previdenziali versati.

Come abbiamo escluso la possibilità per i contribuenti nei minimi di detrarre le spese sanitarie, sulla stessa linea neghiamo tale possibilità per le spese per figli a carico. Anci è lo stesso comma 75 dell’articolo 1 della legge n. 190 del 2014 a stabilire che “ai fini del riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia di cui all’articolo 12, comma 2, del testo unico di cui al decreto dl Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, rileva anche il reddito determinato ai sensi del comma 64”.

Come ha chiarito anche la circolare 10/E del 4 aprile 2016 l’unico aspetto per cui il reddito da partita IVA agevolata rileva ai fini delle detrazioni attiene alla determinazione della soglia di euro 2.840,51 per ritenere i familiari fiscalmente a carico ai sensi dell’articolo 12, comma 2, del Tuir nonché per la eventuale comparazione dei redditi tra coniugi per stabilire chi guadagna di più e chi, quindi, può trovare più conveniente usufruire   della detrazione per figli a carico per l’intero importo invece che al 50%.