Esiste un Paese, non distante dall’Italia, dove le pensioni estere sono tassate pochissimo. Si tratta della Tunisia che col tempo si sta trasformando in un eldorado per i pensionati italiani. Anche per gli ex statali.

Molti dipendenti pubblici, per legge, non possono beneficiare della fiscalità agevolata se si trasferiscono all’Estero. Tuttavia, con la Tunisia esistono degli accordi in materia che consentono di beneficiare del regime fiscale più favorevole.

Le pensioni estere in Tunisia

Trasferire la propria residenza in Tunisia, a un’ora di volo dall’Italia, equivale ad assoggettare la propria pensione a un regime di tassazione non superiore al 5%.

Contro il 30% medio dell’Italia. Per chi percepisce pensioni medie, si tratta di un bel risparmio.

Dal 2007 esiste infatti una legge che consente l’abbattimento della tassazione del 80% sulle pensioni estere. Una manovra concepita dal governo locale per attirare capitali nel piccolo Paese africano, a poche ore di volo dall’Europa.

In sostanza, in Tunisia, i pensionati italiani si vedranno la pensione tassata per l’80% a zero e per il restante 20% con una aliquota pari al 20%. Il totale, poi, non può superare mai il 5% del totale lordo. Una differenza enorme se si pensa alle tasse che si pagano in Italia.

Come si vive in Tunisia

Sul piatto delle bilancia bisogna anche mettere il costo e il tenore di vita in Tunisia. Trasferirsi a vivere all’estero, almeno per sei mesi all’anno, non è mai una scelta semplice. Soprattutto se si devono lasciare affetti e abitudini.

La Tunisia, tuttavia, offre vantaggi economici notevoli rispetto all’Italia. Il costo della vita è nettamente inferiore al nostro e il clima è caldo tutto l’anno. Il sistema sanitario è inferiore a quello degli standard europei, ma considerato buono.

A oggi, sono più di 5mila gli italiani tra i 60 e i 65 anni che hanno già deciso di trasferire la propria residenza in Tunisia.

La Tunisia è diventato quindi il terzo Paese con il maggior numero di pensionati italiani, dopo Malta e Portogallo.