Arrivano finalmente novità sul contributo per i pannelli solari. È ufficiale: con la firma al decreto attuativo da parte del ministro Roberto Cingolani, per installarli si dovrà tenere conto delle nuove direttive approvate con il decreto Energia. Ma cosa cambia di fatto? La prima importante novità è che per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kilowatt non saranno più necessari permessi o autorizzazioni speciali. La norma coinvolge sia gli immobili commerciali che le case private, per cui si potrà richiedere l’accesso al contributo dell’Agenzia delle Entrate.

La decisione arriva per far fronte al fenomeno caro bollette, così da incentivare la transizione energetica e il passaggio a fonti di approvvigionamento più sostenibili, sia da un punto di vista ambientale che economico.

Anche per questo tipo di interventi, come appena accennato, sono inoltre riconosciute le detrazioni fiscali previste per la riqualificazione degli edifici: vediamo come funzionano.

Pannelli liberi sui tetti, tutto sull’agevolazione

Il legislatore negli ultimi anni ha prorogato, nella misura del 65%, la detrazione fiscale (dall’Irpef e dall’Ires) per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. L’agevolazione fiscale è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

In particolare, le detrazioni sono riconosciute se le spese sono state sostenute per:

  • la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi);
  • l’installazione di pannelli solari;
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

In particolare, per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda la detrazione massima riconosciuta dall’Agenzia delle Entrate è di 60.000 euro.

Come funziona il contributo dell’Agenzia delle Entrate per l’installazione dei pannelli solari sui tetti

Per interventi di installazione di pannelli solari si intende l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.

I fabbisogni soddisfatti con l’impianto di produzione di acqua calda possono riguardare le esigenze produttive ma, più in generale, l’ambito commerciale, ricreativo o socio assistenziale e anche la sfera domestica. In quest’ultimo caso, in particolare, valgono ora le nuove direttive del Ministero della Transizione Ecologica sull’installazione cd. “libera” sui tetti.

In pratica, possono accedere allo sconto sulle imposte tutte le strutture che svolgono attività e servizi in cui è richiesta la produzione di acqua calda. Attenzione però, in questi casi per usufruire della detrazione è necessario che l’installazione dei pannelli solari sia realizzata su edifici esistenti. Sono agevolabili, inoltre, gli interventi per i quali la detrazione è subordinata alle caratteristiche tecniche dei singoli elementi costruttivi (pareti, infissi, eccetera) o dei singoli impianti (pannelli solari, caldaie etc.). Se con tali interventi si realizzano impianti al servizio dell’intero edificio, la detrazione va calcolata solo sulla parte imputabile all’edificio esistente, non potendo essere riconosciuta sulla parte di spesa riferita all’ampliamento.

Bisogna specificare, infine, che se sono stati realizzati più interventi di risparmio energetico agevolabili, il limite massimo di detrazione applicabile sarà costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati. Così, per esempio, se sono stati installati dei pannelli solari, per i quali è previsto un importo massimo di detrazione di 60.000 euro, ed è stato sostituito l’impianto di climatizzazione invernale, per il quale la detrazione massima applicabile è di 30.000 euro, sarà possibile usufruire della detrazione massima di 90.000 euro.