Superbonus 110% esteso anche all’installazione di impianti di energia e pannelli solari in condomini, palazzi o nelle cd. “Comunità energetiche”. Con il decreto milleproroghe, varato nel 2019, il Governo aveva deciso di riconoscere il bonus fiscale anche nei casi di installazione di impianti in grado di sfruttare le energie rinnovabili e, allo stesso tempo, di garantire risparmio energetico. Adesso, dopo l’ok della Corte dei Conti, oltre allo sconto lo Stato riconoscerà anche un incentivo alla produzione. Vediamo come funziona e in quali casi è riconosciuto.

Per quali impianti è riconosciuto il bonus fiscale 110%

Stando a quanto stabilito attualmente dal legislatore, gli impianti di produzione dell’energia devono che riconoscono il bonus fiscale 110% devono:

  • avere potenza inferiore ai 200 kW;
  • permettere la condivisione dell’energia attraverso una rete elettrica esistente;
  • essere connessi alla rete elettrica a bassa tensione, attraverso la medesima cabina di trasformazione MT/BT.

Quindi, l’energia prodotta deve essere trasmessa nelle immediate vicinanze dell’impianto. Di conseguenza, gli autoconsumatori di energia rinnovabile devono trovarsi nello stesso stabile (condominio o edificio che sia), oppure nelle immediate vicinanze di chi di quella energia/impianto usufruisce.

Superbonus 110%, come funziona per impianti e pannelli solari (anche nei condomini)

La norma varata si rifà alla direttiva direttiva comunitaria Direttiva europea RED II del 2018, recante disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili tramite l’autoconsumo collettivo. Il termine collettivo, quindi, rimanda ad una comunità di soggetti, privati e non, che si uniscono per condividere l’energia prodotta da impianti specifici installati su immobili di proprietà. Rientrano in questa definizione gruppi di quartiere o famiglie e singoli soggetti che si trovano nello stesso edificio o condomino e decidono di formare una cd. “Comunità energetica”.

Condomini e comunità energetiche che, quindi, decidono di installare questo tipo di impianti, una volta richiesto il Superbonus 110% otterranno uno sconto fiscale sul costo dell’impianto fino alla potenza di 20 kW.

Per la quota ulteriore (sempre comunque entro il tetto dei a 200 kW) spetta invece la detrazione pari al 50% delle spese fino a un massimo di 96 mila euro riferito all’intero impianto (limite questo che si riferisce a tutto l’impianto).

L’incentivo alla produzione

Per incentivare la produzione di energia elettrica tramite fonti rinnovabili, il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di riconoscere un ulteriore incentivo. Nello specifico, oltre allo sconto sul costo degli impianti, verrà riconosciuta una tariffa agevolata per per l’energia autoconsumata pari, rispettivamente, a 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo da parte dei condomini e a 110 €/MWh per le Comunità energetiche rinnovabili. L’incentivo verrà erogato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e sarà e riconosciuto per un periodo di 20 anni.

Va ricordato, infine, che la produzione di energia da parte di questi impianti non è inquadrabile come attività commerciale abituale, pertanto non è prevista alcuna forma di tassazione sull’energia prodotta e consumata direttamente.