“Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne”, afferma Malala Yousafzai. Le donne sono il motore di ogni società. Si occupano delle varie faccende famigliari e allo stesso tempo sono delle grandi lavoratrici. In grado di destreggiarsi negli ambiti più disparati, non c’è nulla, o quasi, che una donna non possa fare.

Molto spesso, infatti, per accedere a delle agevolazioni o delle misure bisogna fare i conti con dei vincoli burocratici che prescindono dalla nostra volontà. Ne è un chiaro esempio la pensione che richiede il possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Proprio in tale ambito giungono importanti novità per quanto concerne Opzione Donna. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Opzione donna, arriva la sanatoria Inps: chi ne ha diritto

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha di recente fornito importanti chiarimenti in merito alla possibilità di utilizzare il riscatto agevolato della laurea per maturare i requisiti contributivi necessari ad accedere ad Opzione Donna. Si tratta in pratica di una sanatoria per le domande inerenti le uscite del 2021 e sul riscatto agevolato cosiddetto “a percentuale”. Una notizia accolta positivamente dalle lavoratrici che, per riscattare i contributi mancanti a raggiungere quota 35 anni, possono pagare un onere contenuto, ovvero poco più di 5 mila euro per ogni anno riscattato. Entrando nei dettagli, come si evince dal messaggio Inps numero 2547 del 06 luglio 2023, l’esercizio:

della facoltà di opzione al sistema contributivo, che non abbia prodotto effetti sostanziali fino al pagamento anche parziale dell’onere del riscatto, non preclude il riconoscimento del diritto alla pensione anticipata c.d. opzione donna, a prescindere dalla data di presentazione della relativa domanda, purché risultino soddisfatte le seguenti ulteriori condizioni:

  • esercizio della facoltà di opzione al sistema contributivo e presentazione della domanda di riscatto entro il 20 dicembre 2021;
  • perfezionamento, alla data di presentazione della domanda di riscatto, dei requisiti (anagrafico e contributivo) per la pensione anticipata c.d. opzione donna vigenti al 31 dicembre 2021, tenendo conto anche della contribuzione da riscattare“.

Chi sono le escluse

Sempre l’Inps, inoltre, ha sottolineato che possono usufruire di Opzione Donna anche le lavoratrici che hanno presentato domanda di pensionamento dopo il 31 dicembre 2021.

Le domande di pensione anticipata con opzione donna, viene inoltre sottolineato, devono essere esaminate tenendo conto delle indicazioni fornite con il suddetto messaggio Inps. Quelle respinte saranno riesaminate, a patto che il diritto non sia stato precedentemente negato con sentenza passata in giudicato.

Sono escluse, inoltre, le lavoratrici che pur avendo esercitato opzione di riscatto entro il 20 dicembre 2021, non hanno maturato alla data di presentazione della domanda di riscatto i requisiti contributivi e anagrafici richiesti per accedere a Opzione Donna. In caso di dubbi si consiglia di consultare il sito dell’Inps e rivolgersi a un esperto del settore. In questo modo sarà possibile ottenere informazioni dettagliate in merito e sapere se si è in possesso o meno dei requisiti per accedere a Opzione Donna. O a qualche altra misura per uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.