Spesso si leggono online annunci di lavoro da casa che non richiedono investimenti iniziali se non una postazione pc e una connessione internet; in altri casi, soprattutto con la diffusione dello smart work, sono i dipendenti aziendali che possono ottenere l’autorizzazione a lavorare da casa anche solo per alcuni giorni alla settimana. Sono due facce del lavoro domestico: nel primo caso si parla genericamente di telelavoro (che non impone necessariamente vincolo di subordinazione ben potendo essere svolto a partita IVA o da committente), il secondo rientra invece più specificatamente nel lavoro agile.

Alcuni contratti di lavoro a distanza prevedono espressamente che le spese iniziali tra le quali appunto l’acquisto del pc, vengono rimborsate dal datore di lavoro. Se invece il possesso del computer è previsto come requisito per il lavoro, è chiaro che questo non sarà incluso.

Diverso il discorso per lo smart work: la normativa a dire il vero si limita a prevedere che il datore di lavoro è responsabile del funzionamento corretto e della sicurezza dei dispositivi informatici e tecnologici assegnati al lavoratore; è anche vero che la norma stabilisce anche parità di trattamento tra il dipendente da casa e i colleghi in azienda quindi è lecito dedurre che anche alle risorse a domicilio spetterà tutte l’attrezzatura, pc compreso (sebbene in questo senso potrebbe anche essere fatto notare che i dipendenti in azienda devono sostenere spese di trasporto per recarsi a lavoro). L’art. 6 dell’Accordo interconfederale stabilisce anche che ogni questione in materia di strumenti di lavoro e responsabilità deve essere definita in maniera chiara prima dell’inizio del telelavoro in conformità a quanto previsto dalla legge e dai contratti collettivi.

Va da sé che, se il pc è stato fornito come computer aziendale, dovrà essere restituito nel momento in cui termina il rapporto di lavoro, se non diversamente previsto.


In linea di massima quindi possiamo concludere che non c’è una regola precisa e che obblighi e diritti possono variare di caso in caso.