Il Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2023 ha approvato un nuovo decreto contro il caro bollette. Un provvedimento contente misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Nonché in materia di salute e adempimenti fiscali.

In attesa che il testo sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ecco una sintesi delle principali novità in esso contenute. Dalla proroga del bonus luce e gas fino al 30 giugno 2023 alla proroga dei termini fiscali riguardanti alcune misure della tregua fiscale prevista dalla legge di bilancio 2023.

Le misure contro il caro bollette

Si prorogano fino al 30 giugno 2023 (quindi, anche per il secondo trimestre di quest’anno), le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati (bonus luce e gas con ISEE fino a 15.000 euro) ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute (bonus disagio fisico).

Sempre con l’intento di contrastare il caro bollette:

  • si riducono l’IVA (al 5% anziché al 10%) e gli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre del 2023
  • a decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti si riconosce un contributo mensile (erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche) laddove il prezzo del gas superi specifiche soglie (c.d. bonus riscaldamento).

Fino al 30 giugno 2023, le imprese potranno continuare a godere dei crediti d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.

Misure fiscali (proroga tregua fiscale)

Il decreto contiene anche una serie di proroghe delle scadenze previste per alcune misure rientranti nella tregua fiscale della manovra finanziaria 2023.

È rinviato al 31 ottobre 2023 (rispetto al 31 marzo 2023), il termine di versamento della prima rata previsto per la regolarizzazione delle violazioni di natura formale.

Si modificano i termini per l’accesso al cosiddetto “ravvedimento speciale“. In dettaglio, il pagamento della prima, della seconda e della terza rata sono prorogati. Rispettivamente al 30 settembre 2023, al 31 ottobre 2023 e al 30 novembre 2023. Con riferimento alle dichiarazioni fiscali validamente presentate per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti.

Vengono escluse dal ravvedimento speciale le violazioni rilevabili in sede di controllo automatico delle dichiarazioni dei redditi e di dichiarazioni IVA. Nonché quelle definibili mediante la regolarizzazione delle violazioni formali.

Trovi qui il comunicato stampa con il dettaglio delle misure del nuovo decreto caro bollette.