La Legge di Bilancio del governo Meloni ha cambiato le regole del bonus bollette 2023, lo sconto per le famiglie che si trovano in situazioni di disagio economico e/o fisico. Non solo, dunque, è stato confermato per i primi tre mesi del 2023, ma si è deciso anche di innalzare la soglia dell’indicatore ISEE, requisito fondamentale per l’ottenimento del beneficio, dai precedenti 12mila euro agli attuali 15mila euro.

L’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha dato seguito alle richieste dell’esecutivo ed ecco, dunque, tutto quello che occorre sapere sui requisiti, il valore (sia per la bolletta elettrica che per quella del gas), come fare richiesta dello sconto e quando il beneficio verrà applicato.

A partire dal 1° aprile, invece, tutto cambierà. Nei giorni scorsi è arrivato l’annuncio da parte di Giancarlo Giorgetti di un nuovo sistema per l’erogazione di un beneficio per le bollette. Si è parlato di ‘prezzo politico’ e la ragione di fondo dovrebbe essere la seguente: premiare, dunque far pagare meno in proporzione, chi presenta consumi più contenuti.

Come si ottiene il bonus bollette 2023 luce e gas e quali sono i requisiti

L’erogazione dell’agevolazione è divenuta automatica a partire dal 2021, ma per l’ottenimento occorre avere un’attestazione dell’indicatore ISEE secondo i requisiti previsti e presentare ogni anno la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica). Il bonus bollette 2023 luce e gas è inoltre erogato ai titolari di reddito o pensione di cittadinanza.

Coloro che invece si trovano in condizione di disagio fisico, o assistono un soggetto affetto da una grave malattia che necessita dell’utilizzazione di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita, devono invece presentare domanda. Ricordiamo che tali apparecchi salvavita, che danno la possibilità di accedere al bonus, sono individuate dal decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011.

I requisiti per l’ottenimento del bonus sociale per gli sconti in bolletta sono i seguenti:

• Avere un ISEE di 15mila euro (come previsto dalla Legge di Bilancio 2023) o di 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico.


• Essere titolare di reddito o pensione di cittadinanza.

Ma quali sono i valori del bonus elettrico e del bonus gas?

Bonus gas e bonus elettrico 2023: ecco quali sono gli sconti in bolletta

Il bonus sociale elettrico presenta valori differenziati a seconda della composizione del nucleo familiare indicati nella DSU. A partire dal 1° gennaio e fino al 31 marzo 2023, ecco qual è l’entità dell’agevolazione.

1. Nucleo familiare formato da 1-2 componenti: 182,70 euro.
2. Nucleo familiare formato da 3-4 componenti: 236,70 euro.
3. Nucleo familiare superiore a 4 componenti: 265,50 euro.

Per il bonus bollette 2023 relativo alle forniture di gas, il valore cambia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, ma anche a partire dalla tipologia di fornitura (se per tutti gli usi oppure no) e dalla zona climatica in cui si risiede.

Ecco quali sono le agevolazioni per le famiglie fino a 4 componenti.
1) 64,80 euro al di là della zona climatica e per utilizzazione di acqua calda sanitaria e/o cottura cibi.
2) da 171 euro (zona A/B) a 336,60 euro (zona F) per l’utilizzazione come riscaldamento.
3) da 235,80 euro (zona A/B) a 401,40 euro (zona F) per utilizzazione combinata per acqua calda sanitaria, cottura cibi e riscaldamento.

Ecco, invece, il valore del bonus sociale per le famiglie con più di quattro componenti.

1. 92,70 euro al di là della zona climatica e per utilizzazione di acqua calda sanitaria e/o cottura cibi.
2. da 184,50 euro (zona A/B) a 418,50 euro (zona F) per l’utilizzazione come riscaldamento.
3. da 277,20 euro (zona A/B) a 511,20 euro (zona F) per utilizzazione combinata per acqua calda sanitaria, cottura cibi e riscaldamento.

Quando si ottiene il bonus?

Una volta presentata la DSU e una volta verificato che l’ISEE rientri nelle soglie di accesso per l’ottenimento del bonus sociale, il sistema dovrebbe impiegare normalmente circa un mese.

La tempistica è dovuta a una serie di operazioni: individuazione della fornitura intestata a uno dei componenti del nucleo familiare segnalato nell’ISEE; verifica dell’effettiva ammissibilità della richiesta; trasmissione agli operatori dei dati necessari per l’erogazione.

Gli operatori devono applicare il bonus nella prima fattura emessa dopo la ricezione dei dati. Importante sapere che all’interno di ogni bolletta si troverà ovviamente soltanto la quota di beneficio proporzionale al periodo di fatturazione. L’applicazione dell’agevolazione e l’entità della stessa dunque dipenderanno dalla frequenza con cui l’operatore invia le bollette.

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