Fino a 2500 euro di multa per abuso dei nuovi voucher lavoro, attivi tra pochi giorni (il 10 luglio per l’esattezza) sulla piattaforma telematica Inps. Si legge nella comunicazione del Governo in merito alle novità della cd “manovrina”. Le misure che hanno sostituito i vecchi voucher Inps sono il libretto di famiglia e il contratto di prestazione (PrestO).

Limiti guadagno con i nuovi voucher

I limiti di incasso dei nuovi voucher sono fissati a 5 mila euro annui per il totale dei committenti e a 2500 per ogni singolo committente.


Ricordiamo che il “libretto famiglia” è riservato alle persone fisiche per il pagamento di colf, badanti e lavori domestici in generale. Si compra online e contiene titoli di pagamento corrispondenti a 10 euro di valore nominale (ai quali sommare due euro di contributi).
Il contratto di prestazione occasionale (PrestO) è invece riservato ad imprese e professionisti a patto che non abbiano più di cinque dipendenti a tempo indeterminato alle proprie dipendenze. L’attivazione si fa sempre online e il compenso minimo parte da 9 euro netti l’ora.

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Uso improprio dei voucher e multe salate

E veniamo alla questione delle multe con cui abbiamo aperto l’articolo. Le sanzioni previste per l’abuso sono state infatti appesantite per evitare un uso improprio dello strumento di pagamento del lavoro accessorio. Se si superano i limiti di importo annuo o della durata della prestazioni previsti (280 ore in un anno), il rapporto occasionale diventa in automatico un contratto a tempo pieno e indeterminato. Multa anche per il datore di lavoro che omette di comunicare i dati per l’attivazione del voucher: la sanzione pecuniaria in questo caso va da 500 a 2500 euro per ogni prestazione.

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