Un nuovo decreto Aiuti per contrastare l’aumento del costo del gas e dell’energia elettrica.

Il Governo Draghi ancora operativo sulle questioni urgenti, ha approvato la relazione da presentare al Parlamento con la quale gli obiettivi programmatici di finanza pubblica vengono rivisti sulla base di maggiori entrate, pari a 6,2 miliardi di euro.

Tali risorse, il cui utilizzo dovrà essere autorizzato dal Parlamento, potrebbero essere impiegate nel decreto Aiuti-Ter. Nel complesso, il nuovo decreto potrà contare su circa 13 miliardi di fondi.

Le misure che saranno introdotte vanno dal rafforzamento del bonus bollette anche per le imprese, con possibilità di rateazione, fino alla conferma dei bonus per le imprese energivore e gasivore.

Si tratta di misure indispensabili. Il costo del gas e dell’energia elettrica è alle stelle e le imprese sono arrivate al collasso.

Nei vari talk show in onda in TV non si fa che parlare di altro, si perde il conto del numero dei servizi con inviati in sede di ristoranti, bar, o altre attività che denunciano bollette esorbitanti con conseguente rischio di chiusura.

Naturalmente, pagano le conseguenze anche le famiglie degli operai impiegati in tali attività. Ecco perchè nel prossimo decreto-ter, il Governo interverrà a 360°.

Il bonus bollette. Ultime novità

Nel decreto Aiuti-ter, nuove risorse saranno impiegate per rafforzare il bonus bollette, con effetto retroattivo.

Il bonus bollette o bonus sociale è un contributo erogato in favore delle famiglie che presentano un Isee basso.

Il bonus riguarda la fornitura di:

  • energia elettrica,
  • di gas naturale
  • e idrica.

Il bonus bollette spetta ai nuclei familiari con un ISEE massimo di 8.265 euro. Con il D.L. 21/2022, il c.d. decreto Ucraina, il valore ISEE di accesso ai bonus bollette elettricità e gas è stato fissato a 12.000 euro. Ciò per permettere a più famiglie di accedere al bonus. L’allargamento della lista dei beneficiari del bonus bollette vale per il periodo 1° aprile-31 dicembre 2022.

In riferimento al secondo trimestre dell’anno 2022, gli sconti in bolletta sono stati rafforzati. A tal fine sono state messe a disposizione 400 milioni di euro che , l’ Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ARERA,  potrà destinare al bonus al fine di minimizzare gli incrementi del costo di luce e gas. Stessa cosa per il 4° trimestre. Infatti, Arera,  entro il prossimo 30 settembre, dovrà rideterminare, nel rispetto delle risorse finanziarie disponibili (pari a complessivi 2.420 milioni di euro tra elettricità e gas), lo sconto applicato in bolletta per minimizzare le conseguenze dell’ulteriore aumento dei prezzi dell’ultimo periodo.

Detto ciò, dal 1° gennaio 2023, le tariffe del gas naturale agevolate per i “clienti vulnerabili” saranno estese anche ai clienti civili ossia:

  • coloro i quali  si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (articolo 1, comma 75, legge 124/2017);
  • che hanno disabilità (articolo 3, legge 104/1992);
  • le cui utenze sono ubicate nelle isole minori non interconnesse o in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
  • di età superiore ai 75 anni.

Le forniture a tali soggetti dovranno avvenire a prezzo calmierato, definiti e aggiornati da Arera.

Novità per le imprese nel decreto Aiuti-Ter

Gli sconti previsti sulle bollette potrebbero essere estesi anche alle imprese. Anche le attività di ristorazione potrebbero beneficiare di un bonus bollette. Con possibilità di rateazione più lunghe degli importi dovuti per gas ed energia elettrica.

Si va verso la conferma, anche per il 3° trimestre 2022,  dei crediti d’imposta riconosciuti in favore delle imprese:

  • energivore (a forte consumo di energia elettrica, ad esempio acciaierie );
  • gasivore (a forte consumo di gas naturale);
  • non energivore;
  • non gasivore.

Ad esempio, alle imprese non energivore dotate di contatori di potenza pari almeno a 16,5 kW,  potrebbe essere confermato anche per il 4° trimestre il bonus bollette ossia il credito d’imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica utilizzata.

Il bonus spetta sempre se il prezzo della stessa componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al 3° trimestre 2022, al netto delle imposte e di eventuali sussidi, ha subito un incremento del costo per kWh superiore al 30%, rispetto al corrispondente prezzo medio riferito al secondo trimestre 2019.

Cosa molto probabile.

A ogni modo, bisognerà attendere la prossima settimana per avere maggiori novità sul decreto Aiuti-Per.

Il Governo deve intervenire al più presto per scongiurare il collasso economico. L’obiettivo è anche quello di evitare il ricorso massiccio da parte delle imprese agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione ad esempio) che peserebbe come un macigno sulle casse dello Stato.