Essere nullatenente può avere vantaggi e svantaggi. Il nullatenente è colui con non ha alcun bene (mobile e immobile) intestato. Quindi, nessun bene di proprietà. E’ nullatenente anche chi ha solo la busta paga o la pensione e al di fuori non ha case di proprietà, non ha auto o altri veicoli di proprietà. Non ha beni prodotti finanziari a se intestati.

Chi è nullatenente non ha preoccupazioni di dover pagare tasse e imposte che colpiscono questi beni. Ma soprattutto non ha preoccupazione che, se ha debiti con il fisco questi possa pignorare tali beni per recuperare il credito.

Se però c’è lo stipendio o la pensione, bisogna comunque stare attenti. Il fisco può rifarsi sulla busta paga o sul cedolino pensione, anche se nel rispetto di alcuni limiti.

Il pignoramento della casa

Chi è nullatenente e, quindi, non ha case intestate può stare sereno. Chi, invece, ha debiti con il fisco e ha anche la casa intestata può stare sereno ma solo in parte.

Ciò in quanto, l’Amministrazione finanziaria, per i crediti che vanta verso il contribuente, può procedere a pignorare la casa solo in certi casi. In dettaglio, l’Agenzia Entrate o altro ente pubblico NON può pignorare la casa del contribuente quando tale casa è l’unico immobile di proprietà del contribuente stesso e rappresenta il luogo in cui abita (quindi, è anche la sua abitazione principale). Inoltre, deve trattarsi di immobile di categoria catastale NON di lusso, (pertanto diversa dalle categoria A/1, A/8 e A/9).

Negli altri casi, il pignoramento di una casa del debitore, può essere fatto dall’Agenzia Entrate, solo se:

  • il debito complessivo ammonta ad almeno 120.000 euro;
  • il valore degli immobili posseduti dal debitore supera complessivamente i 120.000 euro;
  • sono passati almeno 6 mesi dall’iscrizione dell’ipoteca e il debitore non ha pagato/rateizzato il debito o in mancanza di provvedimenti di sgravio/sospensione.

Il pignoramento dello stipendio del nullatenente

Laddove l’Agenzia Entrate non abbia beni materiali sui cui fare il pignoramento nei confronti del debitore nullatenente, ma quest’ultimo ha uno stipendio o una pensione, c’è il rischio che questi possa vedersi pignorato lo stipendio stesso o la pensione.

L’Agenzia Entrate, infatti, potrebbe recuperare il credito pizzicando dai due elementi. Si tenga, comunque, presente che il pignoramento non può superare il quinto dello stipendio. Pertanto se, ad esempio, lo stipendio è di 1.000 euro, il pignoramento mensile non può superare i 200 euro.

Si tenga inoltre presente che, la legge 21 settembre 2022, n. 142, di conversione del decreto Aiuti-bis, ha modificato il limite di impignorabilità delle pensioni che è salito a 1.000 euro. E’ questo il nuovo “minimo vitale” sotto il quale non si possono pignorare le pensioni.

Riassumendo…

  • il nullatenente è colui che non ha beni immobili e mobili intestati. Quindi, non è proprietario di nulla
  • l’Agenzia Entrate (o altro ente pubblico) non può pignorare la casa del contribuente se tale casa è l’unico immobile di sua proprietà ed è quello in cui vive. Inoltre, NON deve essere di categoria catastale di lusso
  • l’Agenzia Entrate (o altro ente pubblico) può pignorate al massimo 1/5 dello stipendio del contribuente
  • la pensione è pignorabile (sempre nei limiti di 1/5) solo sulla parte che eccede i 1.000 euro.