Cambiano i limiti di pignoramento della pensione. Grazie a un emendamento del Parlamento al decreto Aiuti bis, il limite impignorabile dalla rendita sale a 1.000 euro. Prima era più basso.

Il legislatore ha quindi dato un chiaro segnale di sostenibilità economica ai pensionati in questo particolare momento di difficoltà. Anche perché il pignoramento della pensione riguarda spesso debiti riferiti a imposte o contributi non pagati.

Pignoramento pensione, nuovi limiti

Per legge è possibile il pignoramento pensione fino a un quinto dell’assegno.

E questa percentuale è rimasta invariata, sia per gli stipendi che per le rendite pubbliche. Tuttavia, a differenza della busta paga, esiste un limite al di sotto del quale non si può andare a prelevare. Questo perché, di principio, il debitore pensionato è un soggetto più debole rispetto al debitore che lavora.

Il limite di pignoramento pensione è fissato nella misura di 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale che viene aggiornato di anno in anno. Questa soglia è ritenuta il “minimo vitale” al di sotto della quale non è possibile privare il debitore dei mezzi minimi di sostentamento. A oggi l’importo dell’assegno sociale è pari a 468,28 euro per cui il limite di pensione non aggredibile è 702,42 euro.

Con la modifica al Decreto Aiuti bis questa soglia è stata portata a 1.000 euro e sarà valida dal momento in cui il DL verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Quindi ancora poco tempo affinché possa produrre effetti positivi per i pensionati.

Sale la soglia del limite vitale

In sintesi, quindi, il pensionato moroso non potrà essere privato di somme di denaro al di sotto di 1.000 euro. Chi percepisce una pensione fino a 1.000 euro al mese si troverà quindi automaticamente al riparo dai creditori. Il pignoramento pensione non scatterà. Potrà solo essere aggredita la parte eccedente tale soglia, sempre nella misura di un quinto dell’assegno pensionistico.

Ad esempio, se un pensionato percepisce una pensione di 1.200 euro al mese, gli potrà essere pignorato un quinto della parte eccedente i 1.000 euro, cioè 40 euro al mese.

Compresa la tredicesima. La pensione può essere pignorata anche da diversi creditori, sempre nella misura di un quinto e sempre nel rispetto del nuovo limite di legge.

Il pignoramento pensione congiunto di diversi creditori è possibile solo se questi appartengono a categorie diverse (ad esempio, erario, assegni alimentari, soggetti privati). Sono escluse dal pignoramento le pensioni sociali, la pensione di invalidità e l’assegno di accompagnamento.