“Sono quasi alla scadenza della Naspi se non trovo ancora lavoro cosa devo fare?”
Dal 2019 ci sono novità in merito alle alternative alla scadenza della Naspi.
Fino all’anno scorso, infatti, al termine della Naspi, al beneficiario senza lavoro spettava l’assegno Asdi a copertura di ulteriori sei mesi. L’Asdi è stato sostituito prima dal Rei e, da marzo scorso, con il reddito di cittadinanza.
Chi ha diritto alla Naspi può fare domanda per il reddito di cittadinanza? Se ne ha i requisiti la risposta è affermativa.

Naspi e Reddito di Cittadinanza sono compatibili

Le due misure sono compatibili. A sciogliere definitivamente ogni dubbio su questo punto è intervenuto l’articolo 2, comma 8 del Dl 4/2019 (cd Decretone) che ha riconosciuto la compatibilità tra i due sostegni economici. La norma più in generale ha confermato la compatibilità anche tra Naspi e tutti gli altri strumenti di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria, a patto che ricorrano le condizioni di fruizione richieste dal sussidio di cittadinanza. L’importo del reddito di cittadinanza sarà, ovviamente, calcolato tenendo conto di queste entrate.

Ecco perché gli emolumenti percepiti dovranno essere inseriti correttamente nella dichiarazione ISEE 2019.

In altre parole, se all’interno del nucleo familiare c’è un componente che percepisce la NASpI, se ne dovrà tenere conto ai fini del calcolo del reddito familiare. Questo farà abbassare di conseguenza e in misura proporzionale l’integrazione ottenuta tramite RdC.

Dopo la Naspi: cosa può fare chi è senza lavoro?

Terminata la Naspi resta, quindi, il diritto al reddito di cittadinanza a meno che, nel frattempo, il beneficiario non abbia trovato lavoro. Ricordiamo che il reddito di cittadinanza ha una durata di 18 mesi, prorogabili senza limiti ma con uno stop di un mese ad ogni rinnovo.
Ricordiamo a tal proposito che tramite presentazione dell’ISEE corrente è possibile chiedere all’INPS di ricalcolare il valore ISEE nei casi in cui, per uno o più componenti del nucleo familiare, si siano verificate delle modifiche sfavorevoli di reddito rispetto alla condizione reddituale risultante dall’Isee ordinario.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”