Importanti novità per accedere alla Naspi 2022. Da quest’anno per ottenere l’indennità di disoccupazione erogata dall’Inps le regole diventano meno stringenti e arriva anche qualche soldo in più.

Fra le altre modifiche vi è anche un allargamento della platea dei beneficiari. Dal 2022 possono richiedere la Naspi anche i lavoratori agricoli in sostituzione della disoccupazione agricola finora riconosciuta agli addetti in agricoltura.

Naspi anche per i lavoratori agricoli

Con la circolare Inps numero 2 del 4 gennaio 2022 sono recepite le novità contenute nella legge di bilancio.

Sostanzialmente cambiano i requisiti di accesso alla Naspi che diventa così meno stringente. E’ inoltre esteso il beneficio a nuove categorie di lavoratori finora esclusi, come gli operai agricoli con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

A tal fine l’Inps spiega che non è più riconoscibile la disoccupazione agricola dal 2022 mentre lo sarà ancora quella di competenza nell’anno 2021 il cui termine di presentazione delle domande scade il 31 marzo 2022.

Nel periodo di transizione e a seconda dei casi è possibile ricorrere ad entrambi i trattamenti, ma la durata della Naspi sarà solo a valere sul periodo di lavoro svolto dal 1 gennaio 2022. Per i periodi precedenti si fa riferimento alla disoccupazione agricola.

I contributi da versare e nuovi requisiti

Per effetto della riforma,  le imprese cooperative e i loro consorzi, inquadrati nel settore agricoltura, sono tenuti al versamento della contribuzione di finanziamento Naspi per i lavoratori assunti a tempo indeterminato con qualifica di operaio agricolo.

L’obbligo contributivo sussiste sia per i lavoratori assunti a decorrere dal 1° gennaio 2022. Sia per quelli assunti precedentemente al 1° gennaio 2022 e ancora in forza a tale data. La misura dell’aliquota contributiva – spiega l’Inps – è pari all’1,61% dell’imponibile contributivo.

Per quanto riguarda i requisiti, dal 1° gennaio 2022, per avere diritto alla Naspi non è più necessario aver svolto almeno 30 giornate lavorative nei 12 mesi precedenti il periodo di inizio della disoccupazione.

Resta però fermo il possesso di almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la richiesta. A ciò deve essere associato lo stato di disoccupazione involontaria che è rilasciato dai Centri per l’Impiego.