Con il balzo dell’inflazione anche i tassi sui mutui hanno subito un’impennata. Chi si rivolge a banche o finanziarie deve mettere in conto un maggior esborso per rate e rimborso quota capitale nel tempo. I mutui Inps, invece, mantengono ancora una corsia privilegiata.

Si tratta, però, di finanziamenti a lungo termine per l’acquisto di casa riservati solo a dipendenti pubblici o a pensionati statali. Le finalità sono quelle per l’acquisto dell’abitazione principale (prima casa) o l’ampliamento mediante l’acquisto di pertinenze (box, cantine, soffitte).

Come anche la chiusura di un mutuo più oneroso contratto con le banche. Fra l’oggetto del finanziamento rientrano anche le spese per i corsi di studio per tutti i componenti del nucleo familiare.

Mutui agevolati Inps, caratteristiche

La durata del prestito Inps può durare fino a 30 anni per l’acquisto di un’abitazione. Vi sono però dei limiti per gli over 65, come anche per i prestiti per motivi di studio la cui durata non può superare i 15 anni di durata.

Il punto forte è il tasso di interesse a debito (TAN) per il contraente. Dal 1 gennaio 2023 è stato fissato nella seguente percentuale fissa in base all’importo richiesto e alla durata:

  • 20 anni 0,97% con finanziamento fino all’80% del valore dell’immobile;
  • 20 anni 1,52% con finanziamento superiore all’80% del valore dell’immobile;
  • 30 anni 1,16% con finanziamento fino all’80% del valore dell’immobile;
  • 30 anni 1,78% con finanziamento superiore all’80% del valore dell’immobile.

Per quanto riguarda il mutuo a tasso variabile, la percentuale che si applica è il tasso Euribor a 3 mesi maggiorato di 200 punti base. La rilevazione è effettuata al termine dell’ultimo trimestre prima della richiesta di mutuo agevolato.

Importo massimo del mutuo Inps

Il dipendente o pensionato della pubblica amministrazione può richiedere al massimo un importo pari a 300 mila euro per l’acquisto di una nuova abitazione come prima casa.

L’acquisto può avvenire direttamente da impresa costruttrice, da privato o tramite asta pubblica. La casa, una volta acquistata, non potrà essere né venduta né alienata a terzi.

Il massimale erogabile si dimezza e scende a 150 mila euro nel caso si tratti di dover ristrutturare un’abitazione già di proprietà. La cifra si dimezza ulteriormente se il proprietario è interessato all’acquisto di pertinenze, come il box auto. Gli stessi importi possono essere richiesti per sostituire mutui già esistenti con le banche, ma a tassi maggiori.

Oltre a ciò è possibile ottenere un ulteriore finanziamento per le spese accessorie relative alla perizia dell’immobile e per l’assicurazione con un limite massimo di 6.000 euro. In ogni caso l’importo massimo concedibile dall’Inps non può superare il 100% del valore dell’immobile da acquistare. Le rate, infine, non possono superare la metà del reddito del nucleo familiare.

La domanda

La domanda di mutuo a tasso fisso o variabile all’Inps può essere presentata in qualsiasi momento dal 15 gennaio al 15 dicembre 2023. La richiesta deve essere fatta esclusivamente online attraverso il portale istituzionale. L’Inps ha disposizione 75 giorni di tempo per erogare il mutuo.

Si ricorda che l’erogazione del finanziamento non può essere concesso a coloro che già possiedono una casa il cui titolo di proprietà superi il 50%. In deroga alle regole, infine, il mutuo è concesso a beneficio di chi possiede unicamente una casa ad almeno 150 km da quella che intende comprare per trasferire la residenza.

Riepilogando…

  • Il mutuo a tasso fisso e variabile Inps prevede tassi agevolati rispetto alle banche.
  • Il finanziamento è riservato a dipendenti pubblici e pensionati.
  • L’importo massimo erogabile è di 300 mila euro.
  • Il prestito può essere concesso anche per ristrutturazione e acquisto di pertinenze.
  • La domanda si presenta online sul sito Inps.