Il sindaco può fare le multe o è un abuso al quale appellarsi per il ricorso?”. Dopo il caso di Biella ci arrivano in redazione alcune richieste di chiarimento in merito all’autorità del primo cittadino di firmare verbali di contravvenzioni.

Quando il sindaco può fare le multe

A Biella, nei giorni scorsi, sono montate le polemiche contro il sindaco che ha fotografato alcune macchine parcheggiate in divieto di sosta usando poi il materiale fotografico per i verbali di multa. Lui, Marco Cavicchioli, ha risposto alle polemiche dei cittadini multati sottolineando di essere “un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni”.

In realtà l’articolo 57 del Codice di procedura penale attribuisce al primo cittadino la qualifica di polizia giudiziaria solo nei Comuni più piccoli in cui non c’è una caserma di polizia o carabinieri.

In linea di massima essere sindaco quindi non autorizza a fare multe. Tuttavia, in alcuni casi eccezionali, chiunque può fare multe, anche i privati cittadini. La legge 689/1981 prevede che gli organi di polizia possano “assumere informazioni e procedere ad ispezioni di cose o di luoghi diversi dalla privata dimora, a rilievi segnaletici, descrittivi e fotografici e ad ogni altra operazione tecnica”. Questo significa, in altre parole, che nulla vieta che i vigili aprano un’indagine su un’infrazione segnalata da un provato cittadino. E’ una cosa che molto raramente accade se non in caso di incidenti molto gravi ma sulla carta è possibile. Ed è quello che è successo a Biella appunto ma che non può diventare una procedura sistematica perché di certo il divieto di sosta non rientra tra le fattispecie gravi.

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