Aumenti in arrivo per le pensioni a partire da aprile, ma non per tutti allo stesso modo. Fra rivalutazione, rimodulazione degli scaglioni Irpef e innalzamento della no tax area, gli assegni si alzano mediamente di 580 euro all’anno.

Tuttavia non tutti i pensionati riceveranno la stessa cifra nel corso del 2022. Dipende più che altro dal reddito di pensione, ma, in sintesi, ad essere più favoriti sono le rendite medio-alte.

Nuovi scaglioni Irpef 2022

Sulle pensioni 2022 incide positivamente la riforma fiscale varata lo scorso anno con legge di bilancio.

Grazie al riordinamento delle aliquote Irpef si abbassano leggermente le tasse per gran parte degli italiani. Dunque anche i per i pensionati.

Da quest’anno, in sintesi, è in vigore la riduzione delle aliquote Irpef da cinque a quattro con i seguenti nuovi scaglioni di reddito che determinano nuovi importi anche per le pensioni:

  • 23% sino a 15 mila euro;
  • 25% sino a 28 mila euro;
  • 35% sino a 50 mila euro;
  • 43% oltre i 50 mila euro.

Aumento di 210 euro per metà dei pensionati

Si stima che, a valle della riforma fiscale, il risparmio per i pensionati oscilli tra i 240 e i 760 euro all’anno. La riforma prevede in sostanza un abbassamento delle aliquote nelle fasce di reddito più numerose, quelle nelle fasce comprese tra i 15mila e i 55mila euro. I contribuenti pagheranno quindi il 2% o il 3% di tasse in meno.

Nulla cambia invece per i pensionati con redditi che ricadono nella fascia sotto i 15.000 euro e sopra i 55 mila euro all’anno. Nel 2022 pagheranno le stesse tasse del 2021 con piccole differenze.

A conti fatti, secondo l’Inps, circa la metà dei contribuenti (più di 10 milioni di pensionati) riceveranno un aumento di 210 euro lordi all’anno. Solo 95 mila pensionati con redditi superiori a 55.000 euro prenderanno, invece, 744 euro in più all’anno, mentre sotto i 15 mila si registrerà un incremento di poche decide di euro.

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