Inizia la stagione delle dichiarazioni dei redditi e inizia l’interesse alle spese che possono portare ad un rimborso fiscale. Detrazioni e deduzioni entrano nel periodo caldo, con milioni di contribuenti che sono alla ricerca delle cose che sarà possibile scaricare dal reddito per pagare meno tasse e per recuperare quelle versate in eccedenza l’anno prima. Tra novità del 2023 e regole generiche del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi), ecco una sintetica guida per gli interessati a tutte le detrazioni.

“Salve, volevo sapere cosa possono scaricare dal reddito adesso che devo presentare la dichiarazione. Volevo capire cosa devo cercare nelle spese dello scorso anno che mi consentono di recuperare qualcosa di Irpef. Secondo me lo scorso anno ho pagato troppe tasse. E dal momento che ho molte spese sostenute lo scorso anno, volevo capire cosa posso scaricare nel 730”.

Dichiarazione dei redditi, perché va presentata?

La dichiarazione dei redditi dei contribuenti è un obbligo per molti. Anche se molti contribuenti vedono il 730 come uno strumento utile ad ottenere un rimborso fiscale, il motivo per cui bisogna presentare la dichiarazione dei redditi è un altro. Sia con il modello 730 che con il modello Redditi PF, i contribuenti completano il pagamento delle imposte dell’anno precedente. Le dichiarazioni dei redditi infatti servono per versare le tasse e non per ottenere soldi dal Fisco. Tutto ciò che un contribuente non ha versato l’anno prima nella busta paga o nel cedolino di pensione, deve versarlo con il conguaglio nel 730.

Per gli autonomi invece, il modello Redditi PF serve per pagare Irpef e addizionali. Naturalmente le dichiarazioni dei redditi per dipendenti e pensionati, producono conguagli. Avendo i pensionati l’INPS come sostituto di imposta e i dipendenti il proprio datore di lavoro, è evidente che il 730 serve per completare i versamenti. Che se sono stati pochi, vanno completati con ulteriori pagamenti, mentre se sono stati troppi, vanno completati con le richieste di restituzione.

Perché a volte c’è un rimborso Irpef nel Modello 730?

Il pagamento eccessivo di tasse nasce per due ragioni. O il sostituto di imposta ha prelevato più tasse del dovuto, perché è cambiata la normativa, per un errore o per qualsiasi altra ragione. Oppure perché il contribuente ha sostenuto così tante spese, da produrre notevoli detrazioni. Le detrazioni sono strumenti che nascono per abbattere l’Irpef a carico di un contribuente. In pratica su determinate spese, lo Stato offre al contribuente un ritorno in termini di imposta da versare.

Una spesa medica per esempio, serve al lavoratore autonomo per pagare meno Irpef di quella che dovrebbe versare non appena presenta il modello Redditi PF. Per pensionati e dipendenti invece, dal momento che l’Irpef è già stata versata lo scorso anno, con trattenute su cedolini di pensione e stipendio mensile, le detrazioni determinano spesso un rimborso fiscale.

Detrazioni e deduzioni, le differenze

I contribuenti italiani pagano le tasse sui redditi prodotti con un meccanismo ad aliquote progressive e su 4 scaglioni. I contribuenti versano l’aliquota al 23% per i redditi fino a 15.000 euro, l’aliquota al 25% da 15.00,01 a 28.000,00 euro, quella al 35% per redditi da 28.000,01 a 50.000,00 euro e quella al 43% per i redditi superiori. Il reddito prodotto l’anno precedente è quello su cui si calcola l’imposta da versare in base a quelle aliquote. Il reddito in questo caso è la base imponibile. Che viene ridotte grazie alle deduzioni di imposta.

Alcune spese sostenute da un contribuente infatti vanno a determinare un calo della base imponibile. Per le detrazioni invece, che riguardano altre spese, viene abbattuta l’imposta, dopo che questa è stata calcolata sulla base imponibile prima citata.

Le detrazioni per il 730, ecco l’elenco

Senza voler entrare nel dettaglio di ogni voce di detrazione, ecco l’elenco delle spese detraibili che un contribuente, come il nostro lettore, dovrebbe verificare di aver sostenuto l’anno precedente quello in cui si accinge a presentare il suo modello 730.

Le detrazioni riguardano le seguenti spese:

  • mediche;
  • interessi passivi dei mutui;
  • intermediazione immobiliare;
  • assicurazione;
  • istruzione;
  • funebri;
  • sport figli;
  • veterinarie;
  • affitto;
  • trasporto pubblico;
  • ristrutturazione;
  • acquisto di arredi ed elettrodomestici;
  • interventi di sistemazione a verde;
  • rimozione delle barriere architettoniche;
  • erogazioni liberali a Onlus, fondazioni culturali, scientifiche e così via.

Deduzioni dal reddito, ecco quali sono

Deduzioni diverse dalle detrazioni quindi. Ma non meno importanti. Infatti le spese deducibili sono:

  • Contributi previdenziali e assistenziali;
  • Contributi e premi per forme pensionistiche complementari e individuali;
  • Assegni periodici corrisposti all’ex coniuge;
  • Contributi previdenziali per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
  • Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;
  • Spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità;
  • Contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale;
  • Contributi alle ONG riconosciute idonee che operano con i paesi in via di sviluppo.

Esempi pratici per deduzioni e detrazioni nel 730

Alla luce di quanto detto prima, niente di meglio di alcuni esempi per chiarire come funzionano le deduzioni e le detrazioni. Per esempio, un contribuente che ha 20.000 euro di reddito, senza detrazioni (impossibile visto che ci sono quelle fisse per lavoro dipendente per esempio) e senza deduzioni, verserà di Irpef 3.450 euro sui primi 15.000 euro e 1.250 euro sui successivi 5.000. Un totale di 4.700 euro. Questo perché sui primi 15.000 euro l’aliquota è il 23%, mentre sui successivi il 25% (secondo scaglione). Naturalmente cifre che il contribuente ha versato tramite il datore di lavoro lo scorso anno o che verserà nel modello Redditi PF se lavoratore autonomo.

Ci fossero state 5.000 euro di spese detraibili sostenute, tra sanitarie, mediche, assicurative e così via, 950 euro sarebbero da recuperare (il 19%). Per i bonus ristrutturazioni invece detrazioni più alte visto che vanno dal 50% al 110% (Superbonus). Le detrazioni producono un ritorno in termini di imposta versata.

Se invece il contribuente ha 4.000 euro di spese deducibili, per esempio l’assegno di mantenimento all’ex coniuge, i 4.000 euro riducono la base imponibile. L’Irpef verrebbe calcolata su 16.000 euro (i 20.000 di reddito meno i 4.000 di oneri detraibili). Sarebbe su 16.000 euro che si applicherebbe il 23% sui primi 15.000 euro e il 25% sui successivi.