“La vita che ho deciso l’ho scritta come un libro di frasi da citare, come frecce da puntare. La vita che ho deciso, io la volevo forte come le mani di mio padre per farmi attraversare”, canta Paola Turci con il brano La vita che ho deciso.

La maggior parte delle cose che accadono, in effetti, sono il frutto delle nostre scelte. Quest’ultime hanno sempre delle conseguenze che, alcune volte, possono impattare anche sulle vite altrui.

Basti pensare alle decisioni del governo che inevitabilmente ricadono sui cittadini.

Tra le ultime si annoverano le nuove misure introdotte per il prossimo anno grazie alla Manovra 2024. A partire dai bonus fino ad arrivare agli stipendi, tante sono le novità con cui faremo i conti. Ecco di quali si tratta.

Manovra 2024, cosa ha deciso il Governo su bonus e stipendi

Una Manovra di circa 24 miliardi di euro quella approvata dal Consiglio dei ministri in vista del 2024. Diverse le misure introdotte a sostegno delle famiglie italiane, al fine di aiutare ad affrontare l’aumento generale dei prezzi che ha caratterizzato l’ultimo periodo. A tal proposito, come si evince dal sito ufficiale del governo, la Premier Giorgia Meloni ha sottolineato che tra le priorità vi è quella di:

“difendere il potere d’acquisto delle famiglie, ovvero più soldi in busta paga per i cittadini con redditi medio – bassi. Lo facciamo confermando per l’intero 2024 il taglio del cuneo contributivo che avevamo disposto lo scorso maggio, che vi ricordo essere di 6 punti percentuali per chi ha redditi fino a 35 mila euro, di 7 punti percentuali per chi ha redditi fino a 25 mila euro. È un aumento in busta paga che mediamente corrisponde a circa 100 euro al mese e coinvolge una platea di circa 14 milioni di cittadini.

È il provvedimento più corposo perché cuba circa 10 miliardi per l’intero anno. A questo aggiungiamo l’anticipo della riforma dell’IRPEF che avevamo previsto nella Delega fiscale, cominciando anche qui dagli scaglioni più bassi. Di fatto, eliminiamo il secondo scaglione e quindi estendiamo il primo, quello che prevede una tassazione al 23% e che oggi è previsto per i redditi fino a 15 mila euro fino a tutto il secondo scaglione. Quindi si paga il 23% fino a 28 mila euro di reddito”.

Rinnovo contratti della Pubblica Amministrazione, famiglia e bonus natalità

Grazie al taglio del cuneo fiscale, quindi, i lavoratori con uno stipendio medio basso potranno beneficiare di una busta paga più alta.

Sempre soffermandosi sul tema dei salari, grazie alla Legge di Bilancio 2024 il governo stanzia oltre sette miliardi di euro per permettere gli aumenti contrattuali nel pubblico impiego. La priorità è il rinnovo del contratto del comparto sicurezza che garantirebbe importanti aumenti a favore dei poliziotti, carabinieri, penitenziari e finanzieri. Per quanto riguarda le famiglie, è stato confermato l’aumento dell’assegno unico e un’ulteriore mensilità di congedo parentale retribuito all’80%.

In particolare è stato stanziato oltre un miliardo di euro a sostegno dei nuclei famigliari numerosi e per aiutare ad incrementare il tasso di natalità. A tal fine, come sottolineato sempre da Giorgia Meloni in conferenza stampa: “Aumentiamo in modo significativo il fondo per gli asili nido: il nostro obiettivo è dire che al secondo figlio l’asilo nido è gratis. Questo è come vogliamo spendere le risorse: sono circa 150-180 milioni di euro che rafforzano il fondo sugli asili nido. La misura più significativa, secondo me, di questo miliardo di euro riguarda il tema della decontribuzione delle madri. Cioè, noi prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore”.

Soffermandosi sul tema del mondo del lavoro, le imprese potranno beneficiare di una super deduzione del 120% del costo del lavoro nel caso in cui assumano dei lavoratori a tempo indeterminato.

Tale soglia aumento fino al 130% per l’assunzione di mamme, giovani under 30, persone invalide e percettori del Reddito di cittadinanza. Confermata per il 2024 la carta Dedicata a te e i bonus contro il caro energia. Ma non solo, è stato annunciato il taglio del canone Rai che passerà da 90 euro a 70 euro all’anno.