Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio cosi come altri miei 40/50 colleghi. Da circa dieci anni lavoro e lavoriamo per una multinazionale. All’interno dello stabilimento in questione vi sono oltre a noi altri 300/400 dipendenti adibiti ad altre mansioni come attivita’d’ufficio, prelievi colli spedizione, confezionamento. Ritornando al mio problema e dei miei colleghi, noi tutti siamo adibiti al carico e scarico di mezzi pesanti utilizzando pc portatili, registrando colli in arrivo e partenza e sempre guidando carrelli elevatori. Dalle chiacchiere, dai controlli con altri colleghi di altri reparti a noi 50 non viene riconosciuto il lavoro che svolgiamo e sulla busta paga vi e’ scritto come mansione operaio generico. Ora visto che abbiamo una responsabilita’ sui carichi e scarichi, l’utilizzo di tecnologia, scompensi per salita su pianali di bilici, a volte e quasi sempre in cattive condizioni di conservazione, responsabilita’ del materiale e soprattutto le varie discopatie che vengono a crearsi sulla colonna vertebrale crediamo che il nostro sia un lavoro usurante non riconosciuto ne’ dall’Inps ne’ dal datore di lavoro per quanto riguarda il livello. Cosa possiamo fare? E’ possibile, con istanze e professionisti, farsi riconoscere l’attivita’ svolta quale usurante e con un livello maggiore. Noi non crediamo molto nel sindacato. Saluti.

Lavoro usurante e benefit

Purtroppo quello che mi chiede riguarda non solo lei e i suoi colleghi, ma moltissimi lavoratori che svolgono mansioni usuranti con qualifiche generiche che non riconoscono ne status nè benefit spettanti.

Il lavoro usurante è quel lavoro che nel corso del tempo può provocare al lavoratore danni permanenti ma il lavoro usurante viene riconosciuto per un numero limitato di mansioni e molto spesso determinati lavori non vengono inseriti nella categoria.

Per chi rientra nei lavori usuranti, infatti, a parte i benefit c’è la possibilità di accedere alla pensione con un certo anticipo (ad esempio la quota 41 dei precoci o la pensione a quote riservata proprio ai lavoratori usuranti).

Lavoro usurante non riconosciuto da contratto

Se l’attività usurante non viene riconosciuta da contratto, purtroppo, non sarà possibile farsi riconoscere i benefit legati ad essa dall’Inps. Ovviamente se si svolge un’attività superiore a quella dichiarata nel contratto di assunzione si può parlare di demansionamento e in questo caso, se si vuole, si può ricorrere in Tribunale per vedersi riconoscere quanto spetta.

Come precedente giuridico vi è la sentenza numero 836 emessa dal Tribunale di Roma il 27 gennaio 2015 con la quale ha previsto la riassegnazione di un lavoratore che svolgeva mansioni superiori al suo livello al suo reale livello di inquadramento. La società in questione è stata condannata a pagare le differenze retributive (con interessi legali) dei 6 anni in cui è stato demansionato per quello che gli spettava realmente. Il lavoratore demansionato, inoltre, è stato adibito alle mansioni confacenti al reale lavoro svolto.

Nella sentenza si legge che “Al fine di verificare se le mansioni svolte dal ricorrente siano corrispondenti a quelle del profilo formalmente assegnato ovvero a quello superiore invocato occorre quindi, in primo luogo, esaminare le declaratorie relative alla categoria ed alla qualifica attribuite al lavoratore nonché alla categoria ed alla qualifica richieste ex art. 2103 c.c..“.

La reale mansione svolta dal lavoratore, quindi, è stata riconosciuta tramite testimonianze rese al giudice che ha riconosciuto al lavoratore il diritto di ottenere le differenze di retribuzione non percepite e gli interessi sulla somma rivalutata annualmente più, ovviamente, il riconoscimento di mansione.

In conclusione

L’unico consiglio che posso dare a lei e i suoi colleghi, quindi, è quello di fare una richiesta tutti insieme avvalendovi dell’aiuto di un legale specializzato nel lavoro e i contratti. Ovviamente la cosa potrebbe rendere i rapporti con il vostro principale più tesi.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”