Quando si lascia la casa in affitto, ovviamente, si lascia anche la propria presenza in quella casa, soprattutto sui muri, dove i buchi dei chiodi per appendere i quadri e lo sporco della vita di tutti i giorni permane.

Se il padrone di casa pretende che i muri siano tinteggiati perché nel contratto si è firmata una clausola che dice che l’immobile deve essere lasciato nello stato di fatto in cui è stato trovato, si è obbligati a tinteggiare le pareti prima di lasciare l’appartamento?

Tinteggiare i muri prima di lasciare l’immobile: è un obbligo?

Pochissimi giudici ritengono che l’inquilino debba tinteggiare i muri prima di restituire l’immobile preso in locazione.

Nella maggior parte dei casi, invece, la giurisprudenza non prende alla lettera tale clausola. Diverse sono le sentenze con cui i giudici hanno affermato che i fori nei muri, nel rivestimento della cucina, i fori per appendere i bastoni delle tende rientrano nel normale degrado d’uso. Per quel che riguarda, invece, la tinteggiatura, essa non può essere posta a carico dell’inquilino poiché dopo un certo periodo è normale che i muri si macchino e mobili e quadri lascino un segno sulle pareti.

La tinteggiatura è d’obbligo solo nel caso che, ricevuta una casa con i muri tutti bianchi, l’inquilino abbia deciso di colorare le pareti con tinte forti e brillanti, se ha effettuato dei murales sulle pareti. In tutti gli altri casi, così come sostiene anche la Corte di Cassazione, la clausola che pone la tinteggiatura a carico dell’inquilino è nulla.