In linea con le attese, la riforma della pensioni non può che attendere. Ecco, infatti, quali sono tutte le urgenze per il Governo italiano. A partire dall’imminente missione in Africa per chiudere contratti di fornitura di gas. E per rimpiazzare così quello russo.

Inoltre, la riforma della pensioni non può che attendere perché per il presidente del Consiglio Mario Draghi ci sono delle vere e proprie matasse da sbrogliare. Dato che il caro energia non è l’unica urgenza al tavolo dell’Esecutivo.

La riforma della pensioni non può che attendere, ecco tutte le urgenze per il Governo Draghi

In particolare, la riforma della pensioni non può che attendere perché sulla delega fiscale c’è da trovare la quadra. In particolare, il premier Draghi deve convincere i partiti di centrodestra che lo sostengono non solo sulla riforma del catasto. Ma anche sul progetto che prevede per le rendite finanziarie un meccanismo di imposizione duale.

Inoltre, la riforma delle pensioni non può che attendere perché tra i dossier caldi del Governo italiano, guidato dall’ex presidente della BCE, c’è pure la riforma della Giustizia. E poi a seguire ci sarà pure il bisogno di trovare la quadra sul Ddl Concorrenza. Per la cui approvazione i nodi da sciogliere sono quelli relativi ai tassisti ed alle concessioni balneari.

Sul premier aumentano le pressioni dei partiti per uno scostamento di bilancio

In più, la riforma delle pensioni non può che attendere perché la guerra in Ucraina purtroppo continua. E perché, di conseguenza, l’economia italiana rischia una brusca frenata. Accompagnata da conseguenti difficoltà per le famiglie e per le imprese. Non a caso continua a salire, da parte dei partiti di maggioranza, il pressing affinché il Governo italiano trovi altre risorse in deficit. Ovverosia, con un nuovo scostamento di bilancio. Insomma, la riforma delle pensioni 2023 è l’ultimo dei pensieri del Governo Draghi con tutti questi rischi che l’Italia corre.