Da quando è emerso che il governo ha deciso di inasprire uno dei requisiti utili alla pensione anticipata contributiva, soprattutto per i nati nel 1960 è scattato una specie di allarme rosso.

Infatti la misura, molto importante e popolare tra chi non ha contributi versati prima del 1996, viene effettivamente inasprita dal governo. Perché il requisito dell’importo minore della pensione sale ma non per tutti i lavoratori. Anzi, per qualcuno questo requisito scende e adesso vedremo il perché.

“Buonasera sono una lavoratrice dipendente che dopo dicembre perderà definitivamente il proprio lavoro.

Ho 63 anni di età compiuti a maggio scorso e proprio in virtù della perdita del mio posto di lavoro volevo capire se c’erano possibilità di poter andare in pensione. Purtroppo ho solo 23 anni di contributi versati, figli del lavoro che ho svolto presso un supermercato dal 2000 a oggi.

Prima ho fatto la madre e la casalinga perché ho dovuto crescere tre figli e quindi non ho potuto certo dedicarmi al lavoro. Purtroppo, però, adesso perdo il lavoro e solo con lo stipendio di mio marito non credo di poter andare avanti. Ho un marito di 5 anni più giovane di me che grazie a Dio lavora. Ma il nostro reddito senza la mia parte scende notevolmente.

Mi chiedevo se avevate dei suggerimenti per poter andare in pensione nel 2024. Trovare un nuovo lavoro non è certo la cosa più facile che c’è, e voi lo sapete bene, soprattutto alla mia età. Datemi una mano, ve ne sarà grata.”

La pensione a 64 anni più facile per alcune categorie

La nostra lettrice per quanto scrive ci dimostra di essere all’oscuro di alcune misure previdenziali che potrebbe sfruttare effettivamente per andare in pensione nel 2024. Infatti nelle condizioni contributive e anagrafiche in cui dice di trovarsi, ha diritto esclusivamente alla pensione anticipata contributiva.

Questa è l’unica misura che potrà sfruttare per andare in pensione nel 2024.

E per di più, gli anticipiamo il fatto che le modifiche che il governo ha introdotto per questa misura, la avvantaggiano. Lei è una delle poche fortunate che potrebbe trovare più facile andare in pensione con questa misura del 2024.

Pensione anticipata contributiva e importi soglia

La nostra lettrice ha le caratteristiche ideali per poter sfruttare questa misura. E ha la condizione idonea a permettergli di godere anche dei vantaggi che il governo ha introdotto. La nostra lettrice infatti è una contributiva perché non ha contributi versati prima del 1996. Sempre che sia vero che gli unici contributi a suo nome sono quelli che ha racimolato con il suo ultimo lavoro iniziato nel 2000 e che cesserà il 31 dicembre prossimo.

Perché basta anche un solo contributo antecedenti il 1996, anche figurativo, e si perde sia lo status di contributivo puro che il diritto alla pensione anticipata contributiva. Dal momento che nel 2024 compie 64 anni di età, la nostra lettrice rientra perfettamente nei requisiti utili alla pensione anticipata contributiva. L’unico dubbio riguarda l’importo minimo della prestazione. Perché la misura prevede un determinato importo soglia per poter essere concessa da parte dell’INPS.

Fino al 2023 questa misura prevede un importo soglia non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale. Significa, in base all’assegno sociale 2023 che è pari a 503,27 al mese, che la pensione anticipata contributiva si centra solo se il trattamento liquidato è di un importo mensile pari ad almeno 1.410 al mese circa.

Cosa ha deciso di modificare il governo Meloni nella sua legge di Bilancio

È proprio l’importo soglia della pensione anticipata contributiva una delle modifiche più importanti che il governo ha deciso di introdurre nel sistema previdenziale. L’importo soglia della pensione anticipata contributiva è quello che si inasprisce nel 2024.

Infatti si passa da 2,8 volte a 3 volte l’assegno sociale.

Tra l’altro nel 2024 per via del tasso di inflazione che dovrebbe essere confermato in misura pari a 5,4%, l’assegno sociale dovrebbe superare i 530 euro al mese. E pertanto, anche per questo motivo l’importo soglia della pensione anticipata contributiva salirà. Però insieme all’inasprimento di questo importo, il governo ha deciso di introdurre due agevolazioni per le lavoratrici.

Infatti per quelle che hanno avuto un solo figlio, l’importo soglia della pensione resta pari a 2,8 volte l’assegno sociale. Per quante invece hanno avuto due o più figli, come lo è la nostra lettrice, l’importo soglia scende a 2,6 volte l’assegno sociale.

I nuovi requisiti per la pensione a 64 anni

Pertanto, la nostra lettrice dovrebbe trovare più facile andare in pensione a 64 anni con questa misura nel 2024. Proprio perché l’importo della pensione da maturare sarà più basso di quello che avrebbe trovato nel 2023, se poteva andare in pensione adesso. A conti fatti quindi la nostra lettrice, potrebbe andare in pensione arrivando a un trattamento inferiore a 1.380 euro al mese, anche considerando un assegno sociale da 530 euro al mese nel 2024.

Ricapitolando, la pensione anticipata contributiva nel 2024 si completerà rispettando le seguenti condizioni:

  • Almeno 64 anni di età;
  • Almeno 20 anni di contributi versati;
  • Primo contributo a qualsiasi titolo versato successivo a 31 dicembre 1995;
  • Pensione pari a tre volte l’assegno sociale per tutti i lavoratori maschi e per le donne senza figli avuti;
  • Pensione pari a 2,8 volte l’assegno sociale e a 2,6 volte l’assegno sociale rispettivamente per le lavoratrici che hanno avuto un solo figlio o che hanno avuto due o più figli.