Per la pensione nel 2022 davvero giusta per tutti, ecco come andrebbe calcolata. Perché la partita sulla previdenza pubblica si gioca su due fronti che sono sempre contrapposti. Da un lato, infatti, c’è l’esigenza di far quadrare i conti dello Stato italiano. E quindi garantire nel nostro Paese la sostenibilità di lungo termine del sistema pensionistico.

Dall’altro lato, invece, per la pensione nel 2022 davvero giusta per tutti ci sono le esigenze dei lavoratori. A partire dalla possibilità, senza troppi vincoli e senza restrizioni, di poter uscire anticipatamente dal lavoro.

E quindi prima della maturazione dei requisiti finalizzati a percepire la pensione INPS di vecchiaia. Così come è riportato in questo articolo.

La pensione nel 2022 davvero giusta per tutti, ecco come si calcola

Detto questo, per la pensione nel 2022 davvero giusta per tutti, questa si calcola, o meglio si dovrebbe calcolare non solo sulla speranza di vita. Ma anche e soprattutto sulle esigenze di vita. Scenario che ad oggi è irrealizzabile se si considera che la maggioranza delle pensioni pagate in Italia non arriva alla soglia dei 1.000 euro al mese.

Quindi, la pensione nel 2022 davvero giusta per tutti non è quella che è basata su calcoli tra l’età anagrafica ed i contributi previdenziali obbligatori versati. Per esempio, dal prossimo anno con meno di 64 anni non si potrà andare in pensione con il sistema delle quote. Anche se magari sono stati maturati 38 anni di contributi previdenziali obbligatori. Perché la Quota 100, in scadenza alla fine del corrente anno, lascerà il posto alla Quota 102.

Ritirarsi dal lavoro tra calcoli matematici e somme algebriche, e poi?

La pensione nel 2022 davvero giusta per tutti, quindi, non è quella basata su calcoli matematici e su somme algebriche. Ma dovrebbe essere quella tale da garantire un ritiro dal lavoro sereno. Perché andare in pensione, senza poi avere i mezzi economici adeguati e necessari per vivere, rappresenta una sconfitta per tutti.