“L’unica cosa che unisce tutti gli esseri umani, indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla religione, dallo status economico o dall’etnia, è che, in fondo in fondo, tutti noi crediamo di essere migliori dell’autista medio“, afferma Dave Barry. Vi è anche un’altra cosa che unisce la maggior parte degli automobilisti, ovvero che non vogliono pagare la prossima scadenza del bollo auto.

Proprio la tassa automobilistica, in effetti, è spesso oggetto di polemica, con molti che addirittura ipotizzino che sia illegale.

A tal proposito è diventata virale la denuncia di un ex dipendente di Equitalia. Ecco cosa è successo e soprattutto cosa avrebbe svelato di così tanto sconcertante da destare l’interesse di un’ampia fetta del popolo del web.

La denuncia dell’ex dipendente Equitalia sul bollo auto illegale diventa virale: ecco cosa avrebbe svelato e cosa c’è di vero

In rete circolano da tempo delle notizie inerenti la presunta illegalità del bollo auto. In particolare un presunto ex dipendente di Equitalia avrebbe rivelato che la tassa automobilistica è illegale in Europa e per questo motivo la Comunità Europea sanzionerebbe ogni anno l’Italia. Sempre la Commissione Europea, inoltre, avrebbe chiesto al nostro Paese di rimuovere la tassa automobilista per potersi così allineare agli altri Paesi.

Il Governo nostrano, però, continuerebbe a ignorare tale richiesta perché “le entrate dei bolli auto sono nettamente superiori alla multa da pagare, ne consegue che l’Italia se ne frega, continua a pagare la multa e riscuotere il bollo”. Ma è davvero così? Ebbene, la risposta è negativa. Si tratta infatti di una fake news che circola sul web da anni, pur non avendo alcun tipo di fondamenta.

La tassa automobilistica è legittima

Il bollo auto è del tutto legittimo. Basti pensare che pagano la tassa di possesso anche gli automobilisti del Regno Unito, della Germania, Danimarca, Portogallo, Spagna e Olanda.

 A fornire ulteriori precisazioni in tal senso ci ha pensato il Parlamento Europeo nel 2012.

Rispondendo a una interrogazione inerente la “tassazione delle autovetture nell’UE e il bollo auto italiano”, infatti, ha sottolineato che i regimi fiscali nazionali riguardanti la tassazione delle autovetture sono a discrezione degli Stati membri. Soffermandosi sullo Stato italiano, ad esempio, il bollo auto deve essere pagato anche nel caso in cui il mezzo non circoli per strada. In particolare, come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate:

Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA)”.