La recente modifica dell’articolo 3 della legge n. 104 del 1992 ha introdotto significative innovazioni nella gestione della disabilità in Italia, segnando un passo importante verso una maggiore inclusione e rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Queste modifiche sono state stabilite dall’ultimo decreto attuativo (DL n. 62/2024), emanato in seguito alla legge delega del 2021, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 14 maggio 2024.

Il decreto porta una ventata di novità nel campo dell’invalidità civile e della disabilità in generale. Tra le principali innovazioni, spicca l’introduzione dell’accomodamento ragionevole, che mira a facilitare la vita quotidiana delle persone con disabilità attraverso soluzioni pratiche e personalizzate.

Invalidità civile: addio a visite periodiche

Un altro cambiamento fondamentale è la riforma delle procedure di accertamento dell’invalidità civile. In precedenza, il processo poteva essere lungo e complicato, con frequenti revisioni che imponevano agli individui di ripetere visite e controlli per mantenere riconosciuti i loro diritti. Ora, con l’eliminazione delle visite di rivedibilità, si mira a un sistema più fluido e meno invasivo, permettendo alle persone di concentrarsi sul loro benessere senza preoccupazioni amministrative continue.

Inoltre, il provvedimento ha introdotto la valutazione multidimensionale, che serve come base per la realizzazione del “Progetto di vita” personalizzato. Questo progetto è concepito per centrare la persona con disabilità nella società, assicurando il pieno esercizio dei suoi diritti civili e sociali in vari contesti di vita.

La Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha evidenziato come queste modifiche mirino a semplificare e migliorare l’accesso ai benefici per chi vive una condizione di disabilità, rimuovendo ostacoli burocratici e promuovendo una maggiore autonomia e inclusione.

Invalidità civile, nuova terminologia “non offensiva”

Il decreto sulla disabilità in commento rinnova anche il linguaggio utilizzato nella legislazione, sostituendo termini considerati desueti e stigmatizzanti come “handicappato” e “portatore di handicap” con “persona con disabilità”. Questa scelta terminologica non solo riflette un approccio più rispettoso ma anche un cambiamento culturale più ampio verso l’accettazione e l’inclusione.

C’è poi il “Progetto di vita” che emerge come una componente chiave della nuova normativa, fornendo un quadro strutturato per il sostegno e l’integrazione delle persone con disabilità nella società. Questo strumento è destinato a garantire che ogni individuo possa realizzare il proprio potenziale, con l’adeguato sostegno di sistemi e strutture.

Non si toccano le pensioni di invalidità.

C’è periodo di sperimentazione

Il decreto prevede, comunque, un periodo di sperimentazione per tutto il 2025, durante il quale le disposizioni saranno applicate a campione per valutare l’efficacia delle nuove procedure di valutazione della disabilità, sia in termini di base che multidimensionale. Le disposizioni diverranno pienamente efficaci e operative a partire dal 10 gennaio del prossimo anno, con l’obiettivo di rendere permanente un approccio più giusto e personalizzato al riconoscimento dell’invalidità civile.

L’entrata in vigore del provvedimento è prevista per il 30 giugno 2024, con alcune misure che saranno attuate già dal prossimo gennaio, segnando un’epoca nuova per l’inclusione e il supporto alle persone con disabilità in Italia. Questa riforma rappresenta un esempio luminoso di come le politiche possono evolvere per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini, promuovendo una società più equa e inclusiva.

Riassumendo

  • modificata in alcuni punti la legge n. 104/1992: nuova definizione e gestione dell’invalidità civile.
  • introdotti accomodamenti ragionevoli e eliminazione delle visite di rivedibilità per semplificare le procedure.
  • creazione di un “Progetto di vita” personalizzato per promuovere l’autonomia delle persone disabili.
  • cambiamento terminologico ufficiale
  • sperimentazione nel 2025 delle nuove procedure di valutazione multidimensionale della disabilità.
  • provvedimento entra in vigore il 30 giugno 2024, con alcune parti dal gennaio 2025.