Nella DSU (dichiarazione sostitutiva unica) che il cittadino è chiamato a presentare laddove voglia ottenere l’attestazione ISEE, oltre ad indicare il dati riferiti alla situazione reddituale e patrimoniale di ciascun componente del nucleo familiare, occorre riportare anche i veicoli posseduti da ciascuno di essi. In dettaglio, nella DSU è da riportare, la targa di ognuno dei seguenti veicoli posseduti:

  • Autoveicolo
  • Motoveicolo
  • Nave
  • Imbarcazioni da diporto.

Perché nell’ISEE si dichiarano i veicoli

L’obbligo di dover indicare, ai fini ISEE, anche il possesso di veicoli è introdotto a decorrere dal 2015.

C’è, tuttavia, da precisare che l’indicazione non incide sul calcolo del valore ISEE.

Il legislatore ha voluto tale obbligo al fine di far emergere eventuali situazioni ambigue all’interno del nucleo familiare. In sostanza, la presenza di veicoli potrebbero denunciare un tenore di vita che non è in linea con quella che è, invece, la situazione economica della famiglia attestata dall’ISEE.

Quindi, la presenza, ad esempio di veicoli di grossa cilindrata all’interno di una famiglia con un ISEE basso è un campanello dall’arme per il fisco.

Cosa fare in caso di omissione

La non indicazione, nella DSU, dei veicoli posseduti, dunque, non avrà alcuna incidenza sul calcolo del valore ISEE. Si configura, comunque, una falsa dichiarazione con tutte le conseguenze del caso (anche penali).

Il consiglio è sempre quello di dichiarare anche i veicoli e laddove ci sia stata omissione, di procedere con la correzione della DSU. Quindi:

  • presentare una nuova DSU (dichiarazione sostitutiva unica) priva di difformità
  • richiedere al CAF la rettifica della DSU, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora quest’ultima sia stata presentata tramite CAF e quest’ultimo abbia commesso un errore materiale.

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