Il 2024 porterà con sé importanti novità per quanto riguarda il calcolo dell’Isee. Come canta Fiorella Mannoia: “Come si cambia per non morire, come si cambia per amore. Come si cambia per non soffrire, come si cambia per ricominciare”. Tanti sono i cambiamenti con cui tutti noi ci ritroviamo a dover fare i conti.

A partire dalla vita privata fino ad arrivare al lavoro, niente è immutabile. Neanche la burocrazia che ogni anno, se non addirittura mesi o settimane, è oggetto di importanti revisioni.

Ne è un chiaro la modalità di calcolo dell’Isee che a partire dal prossimo anno dovrà essere effettuata tenendo conto delle nuove regole. Ecco cosa aspettarsi.

ISEE 2024, cambiano le regole per il calcolo: cosa fa reddito e cosa è escluso

Per determinare il valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente si prendono in considerazione diversi elementi come i componenti del nucleo famigliare, i redditi e il patrimonio. In quest’ultimo rientrano la giacenza media dei conti correnti e altri investimenti finanziari. Proprio in tale ambito si inserisce l’articolo 38 del disegno di legge della Manovra 2024  che prevede l’esclusione dal calcolo dell’Isee dei titoli di Stato e di alcuni prodotti finanziari di raccolta del risparmio per un valore complessivo pari a 50 mila euro. Entrando nei dettagli viene ricordato che:

“Tra i titoli a breve termine rientrano i Buoni ordinari del Tesoro (BOT) fino a 12 mesi con rendimento dato dallo scarto di emissione e i CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon) di 24 mesi; i titoli a medio termine e lungo termine sono rappresentati dai Buoni del tesoro poliennali (BTP), che possono essere tenuti in portafoglio per un minimo di 4 fino ad un massimo di 30 anni, con cedola fissa o variabile, e che possono essere indicizzati all’inflazione. Altra tipologia di titoli di Stato a medio termine considerati (durata 7 anni), i Certificati di credito del Tesoro (CCT), con cedole variabili semestrali, legate al tasso interbancario di riferimento. Per prodotti finanziari di raccolta di risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato si intende invece il risparmio postale, sotto forma di buoni postali fruttiferi e di libretti di risparmio postale. I Fondi sono garantiti dallo Stato proprio in virtù del carattere di servizio di interesse economico generale e rappresentano una voce di gestione separata ai fini contabili e amministrativi, la cui raccolta è affidata alla Cassa depositi e prestiti (CDP)”.

Concordato preventivo e Isee: come funziona

Attraverso l’esclusione dei BTP dal calcolo dell’Isee, il valore di tale indicatore potrà risultare più basso e le famiglie avranno così la possibilità di accedere ad un maggior numero di agevolazioni.

Tra le novità con cui si potrà fare i conti dal 2024, poi, si annovera il concordato preventivo biennale. Grazie a quest’ultimo i titolari di partita Iva avranno la possibilità di concordare con il Fisco le tasse da versare per due anni. Il reddito concordato, ovvero quello utilizzato come riferimento per determinare le imposte, non potrà essere indicato nell’Isee.

In quest’ultimo caso sarà necessario indicare il reddito effettivo del soggetto interessato. Per qualsiasi dubbio, comunque, si consiglia di rivolgersi ad un esperto in materia per evitare di commettere errori in fase di compilazione dell’Isee e di conseguenza rischiare di perdere l’accesso ad importanti agevolazioni.