Come funziona l’Iperammortamento 2019 e chi può richiedere la maggiorazione di ben il 270% per i costi sostenuti in beni strumentali “interconnessi”? È uno dei principali aspetti del cosiddetto “Piano Industria 4.0”.

Iperammortamento 2019: come calcolare la maggiorazione

Si tratta, sostanzialmente, del riconoscimento di una maggiorazione del costo, fiscalmente deducibile, per i soli investimenti in beni strumentali ad alto contenuto tecnologico, ricompresi nella Tabella A allegata alla legge di Bilancio 2017 (art. 1 co. 9 della L. 232/2016).

La norma, prorogata con legge di bilancio 2019, si aggiorna con alcune differenze.


Innanzi tutto sono previsti 3 tipi di maggiorazione, a seconda della spesa totale effettuata dall’impresa per tali beni:

  • 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 100% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro;
  • 50% per gli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro.

Si tratta di una maggiore deduzione, rispetto a quella ordinaria del 100%. Il costo totale deducibile sarà dunque, rispettivamente, del 270%, 200% e 150%, in base allo scaglione di spesa.

Rispetto al passato l’iperammortamento:

  • Si applica anche per i beni acquistati in leasing;
  • Non è previsto per investimenti al di sopra di 20 milioni di euro, e per tutti quei costi che già usufruiscono dell’iperammortamento del 150% della legge di bilancio 2018.

Come poter usufruire dell’iperammortamento 2019?

Come già detto, l’agevolazione è applicabile per i soli investimenti di cui alla “Tabella A allegata alla legge di Bilancio 2017 (art. 1 co. 9 della L. 232/2016) effettuati:

  • Entro il 31 dicembre 2019;
  • Entro il 31 dicembre 2020, solo se entro il 31 dicembre 2019 il relativo ordine sia accettato dal venditore e sia effettuato il pagamento di acconti almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Il bene acquistato deve, inoltre, essere interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Il rappresentante legale dell’azienda è tenuto a rilasciare una dichiarazione che certifichi l’interconnessione del bene acquistato.
Se il bene ha un valore di acquisto superiore a 500.000 euro sarà, invece, necessaria una perizia tecnica giurata di un professionista.