“Sta cambiando ancora il tempo, il tempo cambia sempre, ma cambia poco chi c’è dentro. Questa volta fa bufera e ha fatto il cielo nero e sembra fare a chi è più duro” canta Luciano Ligabue con il brano C’è sempre una canzone. Il tempo, così come la vita, non è immutabile. Tanti i cambiamenti con cui dover fare i conti e che possono avere un impatto più o meno grande sulla nostra esistenza.

Basti pensare ai vari cambi di governo che si intercorrono nel corso degli anni, ognuno dei quali decide di portare avanti una propria linea di pensiero.

Il tutto introducendo norme e agevolazioni di diverso genere. Tra queste si annovera un’importante novità per molti cittadini che potrebbero decidere a breve di investire nei titoli di Stato. Questo perché potrebbe permettere loro di accedere a importanti sconti. Ecco cosa aspettarsi.

Investire nei titoli di Stato darà diritto a sconti e agevolazioni ISEE

In attesa di ulteriori conferme, il pacchetto famiglia della Legge di Bilancio 2024 comprende una novità importante per tutti coloro che desiderano investire in titoli di Stato. In base all’articolo 39 della Manovra, infatti, il governo vorrebbe tenere gli investimenti in Btp fuori dal calcolo Isee. Un cambiamento importante che potrebbe spingere un maggior numero di persone ad investire in tali titoli, senza rischiare che quest’ultimi vadano ad impattare sull’importo finale dell’Isee.

Un Indicatore della situazione economica equivalente dal valore basso, è bene ricordare, permette di accedere a diverse agevolazioni. Tra questi si annovera la possibilità di accedere al bonus sulle bollette di luce e gas. Ma non solo, anche pagare meno la mensa per i figli che vanno a scuola o ottenere un importo dell’assegno unico universale più alto. L’effettiva esclusione dei titoli di Stato dal calcolo Isee, quindi, potrebbe essere colta positivamente sia da grandi che da piccoli investitori che desiderano investire in titoli, senza correre alti rischi.

Acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali, infatti, i Btp sono considerati strumenti di investimento particolarmente sicuri poiché presentano un tasso di interesse fisso e il rimborso del capitale investito è garantito dallo Stato. Proprio quest’ultimo, dal suo canto, trarrebbe un grande vantaggio da un maggior investimento dei cittadini in questo titoli. Questo perché le casse statali avrebbero a disposizione più soldi grazie a cui potersi finanziare.

Le critiche dell’opposizione

Nonostante gli innumerevoli vantaggi che l’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee porterebbe con sé, non mancano le critiche. Ne sono un chiaro esempio le parole di Maria Cecilia Guerra, docente di Scienza delle finanze e deputata del Partito Democratico, che tramite social ha commentato:

“Il governo toglie i titoli pubblici dall’Isee? Così chi è più ricco perché possiede molti titoli di Stato passa davanti a chi è più povero nelle liste per le residenze protette o paga una tariffa più bassa per mensa scolastica, sanità, asilo nido ecc. Una ingiustizia colossale”.

Al momento comunque, è bene specificare, non sono disponibili ulteriori informazioni in merito all’esclusione dei titoli di Stato dal calcolo dell’Isee. Non è dato sapere, ad esempio, se riguarderà tutti o soltanto chi non supera determinati valori. Si attende quindi il testo definitivo della Manovra per capire come funzionerà questa importante novità.