Buongiorno,

Le volevo gentilmente chiedere, brevemente, non essendo compatibili pensione invalidita’ con assegno di disoccupazione Naspi quale procedura si deve seguire per rinunciare a quest’ultimo in favore dell’invalidita’ essendo più conveniente ai fini economici? Trattasi di ex lavoratore dipendente con assegno invalidita’ prima collocato in CIG e prossimamente in NASPI per chiusura totale ditta. Per quanto riguarda i versamenti INPS figurativi  che si avrebbero con Naspi di cui si aveva diritto appunto prima della rinuncia, permangono?
Complimentandomi per le SUE risposte in rete sempre chiare ed esaustive Le porgo cordiali saluti.

L’assegno ordinario di Invalidità e l’indennità di disoccupazione Naspi sono incompatibili ma l’Inps prevede per l’interessato la possibilità di scegliere il trattamento economicamente più favorevole.

Diritto di opzione tra assegno invalidità e Naspi

Per esercitare il diritto di opzione è necessario che l’interessato presenti una domanda amministrativa all’Inps competente in cui esprima la volontà di scegliere la Naspi al posto dell’assegno ordinario di invalidità.

A precisarlo è l’Inps con la circolare numero 138 del 26 ottobre 2011 in cui fornisce anche le istruzioni operative per la scelta.

Dopo la sentenza 234 del 2011 della Corte di Cassazione si è riconosciuto all’assicurato il diritto di scelta tra l’assegno ordinario di invalidità e l’indennità di disoccupazione, restando ferma l’incumulabilità delle due prestazioni.

Naspi solo quando conviene

Il chiarimento dell’Inps è importante perchè permette all’assicurato di scegliere per la Naspi solo quando risulti di importo maggiore rispetto all’assegno di invalidità. L’importo della Naspi non è stabile e tende a ridursi nel corso del tempo, a partire dal quarto mese di fruizione. Il lavoratore, quindi, che sceglie di fruire della Naspi, in qualsiasi momento può scegliere di rinunciare alla disoccupazione per tornare a fruire dell’assegno di invalidità (una volta rinunciato alla disoccupazione la scelta ha carattere definitivo).

In questo modo il lavoratore potrà fruire della Naspi solo per i mesi in cui l’indennità risulta più favorevole economicamente rispetto all’assegno di invalidità tornando a fruire di quest’ultimo solo quando il suo importo sarà superiore a quello della Naspi.

Se non si presenta la domanda amministrativa da cui risulti la volontà di scelta della Naspi, quindi, il beneficiario continuerà a fruire dell’assegno di invalidità, senza dover esercitare il diritto di opzione.

In conclusione

Se lei pensa che la Naspi non le convenga neanche i primi mesi è inutile che presenti la domanda per fruire della Naspi (per quel che riguarda i contributi figurativi, infatti, essi le spettano solo se fruisce della Naspi). Se invece, almeno per i primi mesi, pensa che la Naspi possa essere più conveniente eserciti diritto di opzione solo fino a che le sembra che le convenga percepire la Naspi, fruendo anche dei conseguenti contributi figurativi.

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Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.