Si avvicina il primo appuntamento per l’IMU 2023. Il 16 giugno prossimo scade il temine di versamento per l’acconto. Il saldo, invece, si dovrà pagare entro il 18 dicembre 2023 (il 16 dicembre è sabato).

Alla cassa devono andarci i possessori di immobili (case, terreni, ecc.). Non devono pagare coloro che godono di esenzione IMU. Ad esempio, c’è esenzione IMU abitazione principale di categoria catastale NON di lusso.

Il presupposto del tributo, ricordiamo, è proprio il “possesso” di immobili. Dove per possesso deve intendersi il titolo di proprietà o altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.).

Se, quindi, una casa è ceduta in usufrutto, l’IMU deve essere pagata dall’usufruttuario o non dal nudo proprietario. Così come in caso di un immobile ceduto in locazione, il tributo deve pagarlo il proprietario e non l’inquilino.

Un caso particolare è quello dell’IMU casa pignorata. In tale ipotesi, infatti, il proprietario viene spogliato della “detenzione” dell’immobile. Chi paga, quindi, il tributo in una situazione del genere?

Come funziona l’IMU per l’immobile all’asta

Il pignoramento di una casa o di qualsiasi altro immobile è un evento spiacevole per tutti. Chi subisce questo provvedimento esecutivo è giunto al punto di non poter ripagare i propri debiti. Quindi, il giudice, per soddisfare i creditori, ricorre a pignorare i beni del debitore e con il ricavato della vendita di questi beni saranno poi soddisfatti anche i creditori stessi.

Quando un bene è pignorato, il proprietario ne perde la detenzione “materiale” ma non ancora la “proprietà”. La proprietà di una casa pignorata è persa solo nel momento in cui la casa stessa è messa all’asta e acquistata da un terzo soggetto. In particolare, la proprietà si perde solo dopo il decreto di trasferimento che sancisce il passaggio all’acquirente dell’immobile all’asta.

Poiché, come detto il presupposto dell’IMU non è la detenzione dell’immobile bensì il possesso, inteso come proprietà, ne consegue che per l’IMU casa pignorata:

  • il contribuente pignorato è obbligato a pagare il tributo fino al decreto di trasferimento;
  • dopo il decreto di trasferimento, l’imposta è dovuta dal nuovo proprietario.

Dobbiamo tener presente che l’IMU è, comunque, un tributo dovuto in base ai mesi di possesso.

Si calcola per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più della metà del mese stesso.

Trovi qui le tre regole per calcolare i mesi di possesso nell’IMU.

Chi deve pagare l’IMU casa pignorata (esempio)

Il sig. Francesco ha subito un pignoramento di un immobile soggetto ad IMU. Tale immobile nel 2023 è stato pignorato. Il decreto di trasferimento al nuovo proprietario che lo ha acquistato all’asta c’è stato il 12 maggio 2023.

Il sig. Francesco in questo caso è obbligato a liquidare e pagare l’IMU casa pignorata e lo è solo fino al decreto di trasferimento. Quindi, per 4 mesi, ossia da gennaio 2023 ad aprile 2023 (maggio non si considera, in quanto, deve essere conteggiato in capo al nuovo proprietario visto che il decreto di trasferimento c’è stato nei primi 15 giorni del mese).

L’acquirente dell’immobile, invece, sarà obbligato a liquidare e pagare l’IMU 2023 con riferimento ai restanti 8 mesi (da maggio a dicembre).