A meno di un mese da oggi scade il versamento dell’acconto IMU 2023. La data è fissata al 16 giugno. Per il saldo ci sarà più tempo. La scadenza è stabilita al 16 dicembre di questo stesso anno, che, essendo sabato, può slittare al 18 dicembre.

Le modalità di versamento sono diverse a seconda che trattasi di soggetti con partita IVA o non titolari di partita IVA. Anche per i residenti all’estero che devono pagare il tributo sugli immobili posseduti in Italia ci sono regole ad hoc.

Per pagare l’imposta è anche possibile utilizzare crediti in compensazione. Ma quali crediti si possono utilizzare?

Come si paga

I titolari di partita IVA devono pagare l’IMU 2023 (come per gli anni passati) esclusivamente con Modello F24 telematico. Per tali soggetti, in presenza di crediti compensati, occorre presentare il Modello F24 esclusivamente tramite i canali dell’Agenzia delle Entrate, ossia Entratel o Fisconline (non è ammesso l’home banking o internet banking). Se NON hanno crediti da utilizzare in compensazione la presentazione dell’F24 può avvenire anche tramite servizi di home banking o internet banking.

I NON titolari di partita IVA possono fare l’F24 anche cartaceo ma solo se non ci sono crediti da compensare. In tal caso possono pagare IMU anche con bollettino di c/c postale. Laddove, invece, ci sono crediti da compensare allora anche loro devono fare l’F24 e lo devono fare esclusivamente telematico tramite i canali dell’Agenzia delle Entrate, quindi Entratel o Fisconline (non è ammesso l’home banking o internet banking).

Chi deve pagare IMU dall’estero su immobili in Italia, può fare direttamente il bonifico al comune dove si trovano tali immobili. Tale strada però è percorribile laddove non è possibile fare l’F24 telematico.

I crediti che si possono compensare con l’IMU 2023

Per pagare l’IMU 2023 (acconto e saldo), come per gli anni trascorsi, è possibile utilizzare crediti in compensazione.

Si possono, ad esempio, utilizzare crediti riferiti a:

  • IRPEF;
  • Addizionale comunale all’IRPEF;
  • Addizionare regionale all’IRPEF;
  • IRAP;
  • Altri tributi locali (se il comune lo ammette);
  • IVA;
  • Imposte sostitutive dell’IRPEF;
  • ecc.

Come detto, se ci sono tributi compensati, i titolari di partita IVA devono fare il Modello F24 telematico tramite Entratel/Fisconline. Stessa cosa per i non titolari di partita IVA. Se non ci sono credito compensati:

  • i titolari di partita IVA devono fare sempre l’F24 telematico ma questa volta possono utilizzare anche l’home banking o internet banking;
  • i non titolari di partita IVA possono, in alternativa all’F24 telematico, fare anche l’F24 cartaceo o il bollettino di c/c postale.