Il 16 giugno 2023 ormai è passato da un po’ di settimane. La data segnava la scadenza dell’acconto IMU 2023 per i possessori di immobili in Italia. Un tributo di competenza comunale, nel senso che il gettito finisce nelle casse del comune dove si trovano gli immobili oggetto dell’imposta.

Il saldo IMU 2023, invece, è in scadenza il 18 dicembre di questo stesso anno. In realtà la scadenza sarebbe il 16 dicembre, che è sabato. Si slitta, quindi, al primo giorno lavorativo successivo.

L’IMU colpisce il possesso di immobili (case, terreni, ecc.), Qui per possesso si intende la proprietà o altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.).

Inoltre è un tributo dovuto in base alla percentuale di possesso ed ai mesi di possesso nell’anno d’imposta di riferimento. Questo significa che se nel 2023 si è proprietari solo del 30% di una casa ed il possesso nel 2023 è stato solo per 9 mesi, l’IMU 2023 è dovuta solo nella misura del 30% del totale calcolato su 9 mesi.

Un nostro lettore ci pone al riguardo il seguente quesito:

Ho comprato casa con atto notarile stipulato il 6 luglio 2023. Tale immobile è per me una seconda casa, visto che sono proprietario solo di un altro fabbricato in cui vivo e risiedo con la mia famiglia e su cui non pago l’IMU in quanto abitazione principale di categoria catastale non di lusso. Vi chiedo ora come devo comportarmi con l’IMU 2023 su questa seconda casa visto che l’acquisto l’ho fatto dopo il 16 giugno 2023, ossia dopo la scadenza dell’acconto? Preciso che questa seconda casa è di mia esclusiva proprietà (quindi, al 100% mia).

Le regole di calcolo dei mesi di possesso

Come già anticipato, l’IMU è un tributo dovuto per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso.

Regola dice che per il conteggio dei mesi di possesso, si considera per intero il mese durante il quale il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il mese stesso è composto.

Esempio

Immobile posseduto da Tizio fino al giorno 17 del mese di luglio 2023. Dal 18 luglio 2023, l’immobile passa a Caio. In questo caso, per l’anno d’imposta 2023, ai fini IMU questo immobile deve considerarsi per 7 mesi in possesso a Tizio (da gennaio a luglio) e per 5 mesi in possesso a Caio (da agosto a dicembre).

Altre due regole dicono che:

  • il giorno di trasferimento del possesso si computa in capo all’acquirente;
  • l’imposta del mese del trasferimento resta interamente a carico all’acquirente nel caso in cui i giorni di possesso risultino uguali a quelli del cedente.

IMU sulla casa acquistata dopo l’acconto di giugno, come fare

Andando a rispondere al quesito del nostro lettore, in applicazione delle regole di cui al paragrafo precedente, con riferimento alla seconda casa acquistata il 6 luglio 2023, questi dovrà pagarci l’IMU 2023 per 6 mesi. Ossia per il periodo che va da luglio 2023 a dicembre 2023.

Il mese di luglio, infatti, dovrà essere conteggiato interamente in capo a lui stesso visto che entra in possesso della casa il 6 luglio. Pertanto, per tale mese il possesso in capo a lui stesso è per più della metà del mese medesimo.

Inoltre, visto che l’acquisto è avvenuto dopo il 16 giugno, vale a dire dopo la scadenza dell’acconto IMU 2023, il lettore liquiderà l’imposta dovuta per i 6 mesi di possesso direttamente in sede di saldo a dicembre.

Sull’altro immobile continuerà a non pagare il tributo godendo dell’esenzione IMU abitazione principale di categoria catastale NON di lusso.