In Italia, uno degli aspetti spesso poco conosciuti del sistema fiscale è rappresentato dall’imposta di bollo da 2 euro. Un tributo apparentemente modesto, ma che svolge un ruolo cruciale in diverse transazioni finanziarie e documenti legali.

La sua struttura fissa la rende un elemento uniforme. L’obbligo di assolvimento può dipendere, in alcuni casi, dall’importo totale dell’operazione o dal valore del documento in questione. Ad esempio, nelle fatture emesse da chi è in regime forfettario, l’imposta di bollo da 2 euro assolve la funzione di sostituire l’IVA, visto che i forfettari non applica IVA in fattura.

E in tal caso, i 2 euro devono essere pagati sono nel caso in cui l’importo della fattura emessa supera i 77,47 euro. Stesso discorso, per le ricevute di pagamento emesse con codice fiscale.

Implicazioni fiscali e legali

Questa tassa agisce come una sorta di sigillo fiscale e legale. Dal punto di vista legale, svolge un ruolo di autenticazione e validazione dei documenti su cui è applicata. Ciò significa che i documenti che portano come assolta l’imposta di bollo da 2 euro sono riconosciuti come ufficiali e conformi alle normative.

Per i cittadini e le aziende, rispettare le normative relative all’imposta di bollo è essenziale. La mancata conformità può portare a sanzioni finanziarie e complicazioni anche fiscali. Ad esempio, il mancato assolvimento dell’imposta di bollo sulla ricevuta di pagamento della visita dall’ortopedico potrebbe comprometterne la detraibilità fiscale nel 730 per il contribuente e sanzioni per l’ortopedico stesso.

In alcuni casi, l’imposta di bollo sale a 16 euro. Come, ad esempio, per la registrazione del contratto di locazione o comodato. In tal caso, l’imposta da assolvere è di 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.

Come pagare l’imposta di bollo da 2 euro

Le modalità di assolvimento dell’imposta di bollo 2 euro sono diverse a seconda che trattasi di documento cartaceo o elettronico.

Per i documenti cartacei, come ad esempio, la ricevuta di pagamento emessa con il codice fiscale o la fattura cartacea di chi ha partita IVA in regime forfettario, i 2 euro sono assolti mediante la c.d. marca da bollo. Si tratta del contrassegno telematico che può acquistarsi al tabacchino. Tale contrassegno poi si attacca al documento.

Per le fatture elettroniche, invece, se il documento è soggetto al bollo di 2 euro, bisogna indicarlo quando si predispone e invia la fattura al SDI (Sistema di Interscambio). Successivamente l’Agenzia delle Entrate, nel portale “Fatture e Corrispettivi”, mette a disposizione del contribuente, i dati relativi all’imposta di bollo emergente dalle fatture elettroniche emesse. Predispone altresì le modalità di assolvimento ogni trimestre (Modello F24).

Imposta di bollo da 2 euro: aspetti fiscali e sanzionatori

L’imposta di bollo è assolta da chi emette il documento, con successiva rivalsa sul contribuente a cui il documento è diretto. Quindi, ad esempio, per la visita ortopedica il professionista emette la ricevuta di pagamento assolvendo l’imposta di bollo di 2 euro (se dovuta) e la addebita al paziente nel documento stesso.

Dal punto di vista fiscale:

  • per l’ortopedico (nell’esempio), l’imposta assolta assume la natura di ricavo o compenso e concorre alla determinazione del reddito di chi ha emesso fattura (Risposta Agenzia Entrate n. 428/2022 e Circolare Agenzia Entrate n. 5/2021);
  • per il paziente (nell’esempio), invece, rappresenta un costo.

A ogni modo, in caso di mancato assolvimento dell’imposta di bollo di 2 euro (se prevista) c’è la responsabilità solidale delle parti coinvolte. Quindi sono responsabili entrambe le parti, ossia chi emette il documento e chi lo riceve. La sanzione per il mancato bollo di 2 euro va da 1 a 5 volte l’imposta evasa e si applica per ogni singolo documento irregolare.

Riassumendo…

  • l’imposta di bollo da 2 euro ha una funzione di validazione fiscale e legale di alcuni documenti (ricevute di pagamento fiscali, fatture, ecc.)
  • se il documento è cartaceo si assolve con contrassegno telematico da apporre al documento
  • le trattasi di fattura elettronica si assolve trimestralmente con Modello F24
  • la assolve chi emette il documento il quale poi si rivale sul contribuente finale
  • la responsabilità è solidale tra le parti.