Il Bollo Auto, a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e delle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese, in alcune regioni è stato cancellato o fatto slittare al 2022.
Da quest’anno, dunque, il pagamento della tassa automobilistica tornerà a rispettare il consueto calendario.

Attenzione ad un bollo auto troppo alto, potrebbe innescare dei controlli fiscali sui redditi del contribuente. Ecco per quale motivo.

Bollo auto, cos’è e a chi spetta?

Il bollo auto è una tassa che generalmente viene gestita dalle Regioni.

Fanno eccezione il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna per le quali la stessa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.
Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo registrato al PRA.
Il termine di pagamento per il bollo auto è fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura.
Alcune categorie non devono pagare il Bollo auto. In particolare, l’esenzione spetta:

  • quando l’auto è intestata ad un disabile o a un suo familiare;
  • auto storiche con più di 30 anni;
  • auto elettriche, ma soltanto per i primi cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione; per gli ulteriori anni bisogna pagare un importo pari ad un quarto di quello previsto per i corrispondenti veicoli a benzina

Se è troppo alto il Fisco ti farà domande

Molti non sanno che dal Bollo Auto potrebbero partire i controlli del fisco sui redditi del contribuente.
Un bollo auto troppo alto, infatti, potrebbe far emergere il possesso di un’automobile non in linea con la capacità reddituale del contribuente. Dunque, attenzione, oltre alla batosta della tassa in sé, potrebbero verificarsi degli effetti ancor più indesiderati.

 

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